La serie nera dello smog: picco in centro
In via Senato valori di Pm10 quasi doppi rispetto al consentito. Continuano i divieti
Continua la «serie nera» dello smog a Milano: a scorrere le tabelle che riportano i rilievi delle centraline, si scopre come dall’inizio dell’anno i valori delle polveri sottili siano stati sotto la soglia consentita soltanto una volta (domenica scorsa). A preoccupare è soprattutto il dato rilevato dalla centralina nel centro della città, l’altro ieri, con il Pm10 schizzato a valori doppi di microgrammi per metro cubo rispetto a quelli tollerati. La serie nera iniziata il 27 dicembre ha fatto scattare il conteggio delle misure sul traffico, che prevedono un innalzamento dei divieti dopo i primi quattro giorni consecutivi.
Tira una pessima aria sul cielo di Milano nel nuovo anno. Un bollettino nero quello emesso dall’agenzia regionale Arpa quotidianamente, che finisce sul tavolo del sindaco nei giorni delle polemiche con la frangia ambientalista della sua giunta sulla questione degli alberi del parco Bassini. Dopo il novembre da record di precipitazioni (26 giorni su 30), la totale assenza di piogge delle ultime settimane, si torna a fare i conti con lo smog. A scorrere le tabelle che riportano i rilievi delle centraline, si scopre come dall’inizio dell’anno i valori delle polveri sottili siano stati sotto la soglia consentita soltanto una volta (domenica scorsa). Non era andata meglio neanche sul finire dell’anno, con dati sempre alti da Natale al 31 dicembre.
A preoccupare è soprattutto il dato rilevato dalla centralina di via Senato, nel centro della città, l’altro ieri, con il Pm10 schizzato a quota 96, praticamente il doppio dei microgrammi per metro cubo tollerati. La serie nera iniziata il 27 dicembre ha fatto scattare il conteggio delle misure sul traffico, che prevedono un innalzamento dei divieti dopo i primi quattro giorni consecutivi. Le misure temporanee di primo livello comportano limitazioni per i veicoli fino ai diesel Euro 4 in ambito urbano, l’obbligo di spegnimento dei motori in sosta, il riscaldamento domestico ridotto di un grado nelle abitazioni e il divieto assoluto di combustioni all’aperto, tra barbecue e fuochi d’artificio.
Fuochi che il primo gennaio avevano portato i livelli di microgrammi a 131 (180 a Milano centro), il Capodanno più inquinato dal 2005, cioè da quando è attivo il sistema di rilevazione. Se la sequenza di giorni sopra le soglie tollerate dovesse arrivare a dieci, scatterà il piano di «secondo livello», con misure ancora più restrittive (diesel Euro 4 commerciali e più controlli nei centri urbani).
In assenza di vento e piogge, sta comunque lievemente migliorando la situazione nel resto della Lombardia e nei comuni dell’hinterland. A Mantova e provincia da oggi saranno revocate le misure di primo livello, dato che per due giorni consecutivi i valori medi di Pm10 sono stati al di sotto del limite. Le previsioni del tempo su Milano invece non sembrano delineare scenari di cambiamento: tra sole e nebbie, nei prossimi dieci giorni almeno, non si prevede pioggia che possa aiutare ad abbattere l’emergenza smog.