Rischia di soffocare Salvata dalle maestre
Educatrici guidate al telefono dal 118
La bimba era incosciente, soffocava, non c’era tempo per aspettare l’arrivo dei medici del 118 e le educatrici del nido sono intervenute senza perdere tempo: con la Manovra di Heimlich le hanno salvato la vita. La bambina, di due anni, è ancora ricoverata, all’ospedale Buzzi, ma sta bene. «L’intervento tempestivo delle maestre è stato decisivo — dice il primario Gian Vincenzo Zuccotti —. Le educatrici dell’asilo avevano seguito i corsi ma non tutti lo fanno. Il Comune potrebbe avviare subito un censimento e verificare chi fra il personale è preparato per le emergenze».
La bimba era incosciente, soffocava, non c’era tempo per aspettare i medici del 118 e le educatrici del nido sono intervenute senza perdere tempo: con la manovra di Heimlich le hanno salvato la vita. La bambina, di due anni, è ancora ricoverata ma sta bene.
All’ospedale Buzzi, dove giovedì è stata portata in ambulanza da un asilo comunale alla periferia Nord della città, oggi spiegano che quell’intervento tempestivo delle maestre è stato decisivo: «Se lo stato di asfissia dura a lungo si rischiano anche danni neurologici, in questo caso la manovra per la disostruzione è stata eseguita velocemente e quindi la ripresa è stata totale. Abbiamo già svolto tutti gli accertamenti e la bambina sta bene, tornerà presto a casa», spiega Gian Vincenzo Zuccotti, direttore della Clinica pediatrica dell’Ospedale dei bambini.
È il primario a raccontare che cosa è successo giovedì pomeriggio quando all’asilo nido dopo l'ora del pasto è scattato l’allarme: «Le maestre hanno trovato la bambina a terra, incosciente. Hanno capito che poteva aver inalato del cibo e hanno subito chiamato il 118. Guidate dai medici, in collegamento al telefono, hanno eseguito la manovra di disostruzione pediatrica.Per fortuna queste maestre avevano partecipato al corso con i rianimatori ed erano pronte a intervenire».
Quando l'ambulanza è arrivata all’asilo nido la bambina è stata intubata ed è stata portata al pronto soccorso dell’ospedale Buzzi. «È arrivata in codice rosso. È stata ricoverata per poche ore nel reparto di Terapia intensiva, poi è stata stubata e spostata in Pediatria. L’evoluzione rapida si deve appunto all’ottimo lavoro svolto dalle maestre».
Dall’ospedale Buzzi sottolineano che educatori e insegnanti dovrebbero essere tutti preparati per interventi di primo soccorso come la manovra di Heimlich. «Il nostro ospedale organizza da anni i corsi con i nostri rianimatori che vanno nelle scuole. Ed è un impegno di poche ore ma non tutto il personale li segue, invece sarebbe opportuno — aggiunge Zuccotti —. Non perdere tempo, intervenire subito, è importante, come si è visto anche in questo caso. Abbiamo svolto tutti gli esami necessari e la piccola sta bene». Sulla preparazione del personale nelle scuole Zuccotti insiste: «Il Comune potrebbe avviare un censimento e verificare chi è pronto in caso di emergenze. In un asilo tutti dovrebbero essere in grado di intervenire».