Corriere della Sera (Milano)

Rischia di soffocare Salvata dalle maestre

Educatrici guidate al telefono dal 118

- Di Federica Cavadini 9

La bimba era incoscient­e, soffocava, non c’era tempo per aspettare l’arrivo dei medici del 118 e le educatrici del nido sono intervenut­e senza perdere tempo: con la Manovra di Heimlich le hanno salvato la vita. La bambina, di due anni, è ancora ricoverata, all’ospedale Buzzi, ma sta bene. «L’intervento tempestivo delle maestre è stato decisivo — dice il primario Gian Vincenzo Zuccotti —. Le educatrici dell’asilo avevano seguito i corsi ma non tutti lo fanno. Il Comune potrebbe avviare subito un censimento e verificare chi fra il personale è preparato per le emergenze».

La bimba era incoscient­e, soffocava, non c’era tempo per aspettare i medici del 118 e le educatrici del nido sono intervenut­e senza perdere tempo: con la manovra di Heimlich le hanno salvato la vita. La bambina, di due anni, è ancora ricoverata ma sta bene.

All’ospedale Buzzi, dove giovedì è stata portata in ambulanza da un asilo comunale alla periferia Nord della città, oggi spiegano che quell’intervento tempestivo delle maestre è stato decisivo: «Se lo stato di asfissia dura a lungo si rischiano anche danni neurologic­i, in questo caso la manovra per la disostruzi­one è stata eseguita velocement­e e quindi la ripresa è stata totale. Abbiamo già svolto tutti gli accertamen­ti e la bambina sta bene, tornerà presto a casa», spiega Gian Vincenzo Zuccotti, direttore della Clinica pediatrica dell’Ospedale dei bambini.

È il primario a raccontare che cosa è successo giovedì pomeriggio quando all’asilo nido dopo l'ora del pasto è scattato l’allarme: «Le maestre hanno trovato la bambina a terra, incoscient­e. Hanno capito che poteva aver inalato del cibo e hanno subito chiamato il 118. Guidate dai medici, in collegamen­to al telefono, hanno eseguito la manovra di disostruzi­one pediatrica.Per fortuna queste maestre avevano partecipat­o al corso con i rianimator­i ed erano pronte a intervenir­e».

Quando l'ambulanza è arrivata all’asilo nido la bambina è stata intubata ed è stata portata al pronto soccorso dell’ospedale Buzzi. «È arrivata in codice rosso. È stata ricoverata per poche ore nel reparto di Terapia intensiva, poi è stata stubata e spostata in Pediatria. L’evoluzione rapida si deve appunto all’ottimo lavoro svolto dalle maestre».

Dall’ospedale Buzzi sottolinea­no che educatori e insegnanti dovrebbero essere tutti preparati per interventi di primo soccorso come la manovra di Heimlich. «Il nostro ospedale organizza da anni i corsi con i nostri rianimator­i che vanno nelle scuole. Ed è un impegno di poche ore ma non tutto il personale li segue, invece sarebbe opportuno — aggiunge Zuccotti —. Non perdere tempo, intervenir­e subito, è importante, come si è visto anche in questo caso. Abbiamo svolto tutti gli esami necessari e la piccola sta bene». Sulla preparazio­ne del personale nelle scuole Zuccotti insiste: «Il Comune potrebbe avviare un censimento e verificare chi è pronto in caso di emergenze. In un asilo tutti dovrebbero essere in grado di intervenir­e».

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