Scuola di cucina e spazi pubblici L’idea di Cracco in Porta Genova
Piazzale Cantore In concessione
Una scuola di cucina per formare «la nuova generazione dei cuochi italiani» gestita dall’associazione Maestro Martino presieduta da Carlo Cracco in un immobile di proprietà del Comune di Milano in piazzale Cantore 10. Il progetto è ancora in fase di definizione ma, se il Comune dovesse concedere lo spazio, in zona Porta Genova, la scuola potrebbe nascere tra un paio d’anni — sperano dall’associazione milanese — al termine di tutti i lavori di riqualificazione necessari. La giunta ha deliberato le linee di indirizzo per una nuova manifestazione di interesse pubblico per la concessione ad uso educativo e formativo dell’immobile. Si tratta di una porzione ampia 1.369 metri quadrati dell’edificio (lo spazio complessivo è di 3.318 metri) che viene offerta per 200 mila euro annui di canone. Con l’obbligo del futuro concessionario di provvedere alle opere di restauro. Le spese, dice il Comune, ammontano ad almeno 2 milioni di euro ma potranno essere scomputate per i primi quattro anni dal canone di locazione. I locali, ancora oggi vuoti, erano già stati offerti una prima volta un anno fa, ma il bando era andato deserto. Ora Palazzo
Marino ci riprova. «La nuova manifestazione di interesse deliberata in Giunta è necessaria per verificare l’esistenza di proposte migliorative da parte di altri soggetti», ha detto Roberto Tasca, assessore al Demanio. Intanto la prima a rispondere, con una domanda presentata in Comune, è stata l’associazione guidata dallo chef. «Maestro Martino è nata nel 2011 assieme a Carlo Cracco con l’idea di promuovere la gastronomia lombarda ma anche di offrire formazione gratuita», spiega Simona Sansonetti dell’associazione. Già oggi Maestro Martino organizza singoli corsi di cucina per i migliori studenti degli istituti alberghieri. Mettendo anche a disposizione un ristorante didattico, aperto al pubblico, che ha sede stabile nella Villa Terzaghi di Robecco sul Naviglio, dove gli studenti imparano non solo le tecniche di cucina ma anche le basi del lavoro di ristorazione. «Ora con la scuola a Milano vorremmo fare un passo ulteriore, cioè formare giovani che sono già chef. L’idea era nata già nel 2015, con Expo, ma poi non siamo riusciti a concretizzarla. Quello di piazzale Cantore sarebbe lo spazio perfetto».