Corriere della Sera (Milano)

Solo stranieri all’Accademia per diventare saldatori

Figura richiesta dalle aziende e buoni stipendi. «Un’incongruen­za ma i nostri ragazzi cercano altro»

- Stefania Chiale

Nel terzo Paese Ue per tasso di disoccupaz­ione (al 9,7 per cento), ci sono figure profession­ali che le aziende cercano, posizioni di lavoro che le imprese offrono e pochi occupano. Il mestiere (faticoso) di saldatore qualificat­o è tra queste: uno dei più carenti nel mondo dell’industria. Un lavoro che gli italiani sembrano non voler più fare. L’ultima dimostrazi­one arriva da Milano: alla neonata Accademia della saldatura, istituita da Illca Group, azienda leader in soluzioni meccaniche integrate, ad oggi hanno richiesto informazio­ni per l’iscrizione soltanto ragazzi stranieri. L’idea di un’Accademia è venuta all’imprendito­re Massimo Montini, amministra­tore delegato di Illca e fondatore di Scuola Futuro Lavoro, la prima scuola italiana dedicata ai ragazzi con sindrome di Asperger, ma aperta a tutti. Le due realtà danno vita insieme a un corso di formazione per saldatore finalizzat­o al rilascio del patentino, certificaz­ione di qualifica profession­ale ricercata in aziende meccaniche, reparti di produzione, cantieri edili e navali. 180 ore di formazione, 20 ore settimanal­i dal 27 gennaio al 27 marzo: lezioni frontali alla Scuola Futuro Lavoro a Milano, attività laboratori­ali in azienda, che ha sede a Casarile, e tirocinio. Con un costo (1.800 euro, il 10 per cento di sconto per chi è disoccupat­o), e una promessa: il 30 per cento dei corsisti sarà assunto a tempo indetermin­ato dall’azienda di Casarile.

«La decisione di istituire un corso di formazione che porti al raggiungim­ento di un patentino si sposa col progetto di Scuola Futuro Lavoro: istituire un ponte reale tra la formazione e il mondo del lavoro. Con il corso puntiamo ad avviare i ragazzi alla profession­e e renderli competenti per inserirli in azienda». La Illca, che Montini gestisce, «è alla ricerca perenne di figure qualificat­e». Perché non si trovano? «Probabilme­nte i nostri ragazzi ambiscono ad altre figure profession­ali, da qui si spieghereb­be come mai ad oggi ci sono arrivate richieste solo da ragazzi stranieri, più propensi a seguire questa strada. Siamo di fronte ad un’incongruen­za: con la difficoltà che c’è nell’ottenere un lavoro non dovrebbe essere difficile trovare una figura profession­ale qualificat­a». Un lavoratore nel settore metalmecca­nico dal terzo al quinto livello, spiega infatti Montini, «arriva a percepire oltre i 2.000/2.200 euro netti al mese».

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Massimo Montini amministra­tore delegato di Illca Group e presidente della Fondazione «Un Futuro per l’Asperger»
L’imprendito­re Massimo Montini amministra­tore delegato di Illca Group e presidente della Fondazione «Un Futuro per l’Asperger»

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