Rubati i vessilli dei sindacati I Cub mettono nuove bandiere
Nella notte fra giovedì e venerdì ignoti hanno rubato tutti i vessilli del sindacato di base Cub/Sgb, appesi da 13 anni alla cancellata dell’ingresso dell’Istituto dei Tumori, in via Venezian. Una quindicina di bandiere che rimandano a un annoso braccio di ferro fra la direzione e i sindacati di base. Esposte la prima volta ai tempi in cui si ventilava l’ipotesi di trasferimento dell’Istituto a Vialba, sono sempre rimaste lì, nonostante le direzioni che si sono avvicendate abbiano chiesto a più riprese di rimuoverle, mal tollerando l’immagine da «fabbrica occupata» a cui rimandano. Nel 2015, si cercò di mascherarne la presenza appendendo alla cancellata anche le bandiere di stati europei. Mai era successo che le bandiere fossero rubate. Chi lo ha fatto ha lasciato dei fogli con scritto «Questo è un luogo di cura, non di lotte sindacali». Il furto è stato scoperto nelle prime ore di venerdì. La Sgb ha sporto denuncia al commissariato di via Mecenate e ha chiesto alla direzione dell’ospedale di avere accesso ai filmati delle telecamere della struttura. Poi, i sindacalisti hanno appeso nuove bandiere.
La Sgb parla di «atto di squadrismo senza precedenti» e denuncia che il furto è avvenuto a pochi giorni da una richiesta di intervento ai ministri dell’Interno e della Salute da parte del deputato di FdI Maria Teresa Baldini che aveva stigmatizzato la presenza delle bandiere, dicendo che recavano «forte disagio a pazienti e dipendenti». Una dichiarazione «che raggiunge livelli altissimi di tragicomicità», ribatte il sindacato. «Noi siamo lì proprio per difendere i pazienti e la sanità pubblica. Non abbiamo mai fatto uno sciopero che potesse penalizzare i malati — dice Pasquale Brunacci, rappresentante Sgb —. Le bandiere sono lì perché da anni abbiamo vertenze in corso con questa amministrazione, non solo per l’ipotesi di trasferimento dell’ospedale, ma per molte altre questioni, come le liste di attesa, lo spreco di denaro pubblico. Ne denunciamo l’incapacità gestionale».