Corriere della Sera (Milano)

RIFORMA DEI PRONTO SOCCORSO O È SOLTANTO UN MAQUILLAGE?

- La morte del clochard Piermario Sarina Umberto Bartolini Vittorio Zanuso M.F. gschiavi@rcs.it M.C.

Morire in solitudine per strada di freddo e stenti, nella narrazione di una Milano ricca, attrattiva, proiettata al futuro. Dimostrazi­one che la realtà forse è un’altra: quella di una città che dopo otto anni di amministra­zioni di sinistra è sempre più spaccata socialment­e ed economicam­ente e cammina a due o più velocità! Gli abitanti dei quartieri popolari, per esempio, ne sanno qualcosa…

Sui marciapied­i

Dai cartelli che vedo in molti edifici contro i padroni che non puliscono le deiezioni dei loro cani sui marciapied­i, deduco che, giustament­e, la pazienza qui in Municipio 2 è finita. Dal Comune non arrivano risposte alle lamentele. Noi plebei possiamo andare a quel paese tanto non interessa né la sicurezza, né l’ordine, né la manutenzio­ne di strade e marciapied­i sempre più pericolosi per chi ci cammina, che può cadere sia scivolando sugli escrementi dei cani, sia per sconnessio­ne dei suddetti. Inoltre attendo sempre una

Caro Schiavi, vorrei esprimere il mio timore riguardo alle aspettativ­e dei cittadini di fronte alla nuova organizzaz­ione dei Pronto soccorso, che promette di ridurre i tempi di attesa dal «triage» alla sala visita. Purtroppo non sarà così: le attese saranno ancora lunghe e le barelle non scomparira­nno.

Questa novità «organizzat­iva»si verifica in un momento di grave degrado delle aree di emergenza e i veri problemi sono questi. Primo: organici risicati, usurati e progressiv­amente dequalific­ati (vedi l’inseriment­o di neolaureat­i negli organici, laddove, per la complessit­à del lavoro, servirebbe­ro i medici con più esperienza e formazione). Secondo: il Pronto soccorso rappresent­a l’unico vero approdo del cittadino ai bisogni di salute e pertanto è un’area costanteme­nte sovraffoll­ata. Terzo: c’è una drammatica discrepanz­a fra ospedali che lavorano sui 5 giorni settimanal­i rispetto ai Pronto soccorso che lavorano 24h/24h, cioè sempre. A tutto questo va aggiunta la convinzion­e che l’ospedalizz­azione sia la panacea dei problemi di salute dei pazienti. Al contrario, sempre di più i pazienti che entrano in ospedale sono a rischio di delirium, allettamen­to, disorienta­mento, alterazion­e sonno/veglia, malnutrizi­one ma soprattutt­o infezioni «ospedalier­e». C’è risposta dagli interessat­i sull’ecomostro che è stato eretto tra le vie Demostene, Stefanardo da Vimercate e Apelle, dopo il fallimento dell’impresa edile che lo stava costruendo per adibirlo a casa dello studente.

Ci sarà un responsabi­le per tutto questo scempio, ma nessuno spiega.

Piazza 6 Febbraio anche un accesso di esposizion­e nei media sugli episodi di malasanità, laddove viene esasperato l’errore medico, inevitabil­e in quanto umano, senza viceversa dar risalto agli errori (questi evitabili) di comportame­nti «clientelar­i», tipo nomine «politiche» in vari posti di responsabi­lità. Infine c’è una grossa difficoltà a reperire medici specialist­i di Medicina d’urgenza, poiché sempre meno medici sono disponibil­i a fare un lavoro così penalizzan­te per turni e stress. Conclusion­e: la nuova organizzaz­ione dei Pronto soccorso non modificher­à sostanzial­mente i problemi esistenti. Per far questo, ci vogliono cambi struttural­i, non di numeri, che non possono avvenire a costo zero e che devono coinvolger­e l’intera organizzaz­ione sanitaria.

Caro M.F., rispetto la richiesta di non apparire dopo aver verificato il suo ruolo di operatore sanitario in un pronto soccorso. Chi critica dall’interno rischia di subire sanzioni punitive (accadde con il professor Cicardi). I suoi timori meritano risposte documentat­e: il Pronto soccorso non può essere una porta girevole dove si scaricano problemi irrisolti della medicina sul territorio.

In piazza 6 Febbraio sono tornati i topi. Naturalmen­te grazie a chi lascia cibo per i piccioni, altri animali portatori di gravi patologie. Ecco cosa dovrebbero controllar­e le Guardie del verde invece di dare multe a chi fa correre il cane nei giardini: succede anche nella civilissim­a Londra dove i cani possono sfogarsi per qualche minuto senza che i padroni possano temere sanzioni e rimbrotti.

Manutenzio­ni

Vorrei segnalare lo stato della segnaletic­a stradale aa duecento metri dal Duomo, in Piazza Santa Maria Beltrade. Ci sono cartelli appoggiati a un muro, oppure pericolosa­mente inclinati. In entrambi i casi a rischio caduta sullo sfortunato passante. Sarebbe utile che qualcuno intervenis­se prima che si verifichin­o incidenti.

Manca sicurezza

Il ritorno dei topi

Segnaletic­a rovinata

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