Corriere della Sera (Milano)

In auto ubriachi: 2.000 casi l’anno L’allarme dei pm

Così il nuovo portale velocizza i processi

- G. Gua.

Sono circa tremila i nuovi fascicoli aperti per violazioni connesse alla circolazio­ne stradale dalla «Sezione reati stradali» della Procura di Milano in poco più di un anno di attività dell’Ufficio portale, voluto dal procurator­e Francesco Greco. Dal 15 ottobre 2018 al 10 gennaio 2020 sono stati 2.142 i nuovi fascicoli aperti per guida sotto l’influenza dell’alcol.

Sono circa tremila i nuovi fascicoli aperti per violazioni connesse alla circolazio­ne stradale dalla «Sezione reati stradali» della Procura di Milano in poco più di un anno di attività dell’ Ufficio Portale, voluto dal procurator­e Francesco Greco per velocizzar­e la trattazion­e di alcuni procedimen­ti che ingolfano gli uffici. I dati in possesso della Procura dicono che la maggioranz­a dei casi vengono definiti immediatam­ente e mandati alla valutazion­e del giudice.

Sono sei gli agenti della Polizia locale che fanno parte del pool «Reati stradali» che, sotto la guida del responsabi­le del Portale, il sostituto Giancarla Serafini, si occupano di lesioni personali gravi e gravissime da incidente stradale, guida in stato di ebbrezza e guida sotto l’effetto di stupefacen­ti. Degli omicidi stradali si occupa direttamen­te il pm di turno.

Dal 15 ottobre 2018, quando è entrato in funzione il Portale, al 10 gennaio 2020, ultimo dato rilevato, sono stati 2.142 i nuovi fascicoli aperti per guida sotto l’influenza dell’alcol nei confronti di altrettant­e persone identifica­te, e non può che essere così visto che si tratta di automobili­sti che sono stati sottoposti al test dell’alcol dopo essere stati fermati dalle forze dell’ordine. In media quasi la totalità dei fascicoli in entrata (parte sono ancora aperti) sono stati definiti in un mese con 1.622 decreti penali di condanna,173 citazioni dirette in giudizio dovute essenzialm­ente a problemi relativi all’individuaz­ione del domicilio dell’indagato che fanno scadere i termini previsti per il decreto penale, 12 decisioni di «non luogo a procedere» perché i soggetti fermati hanno supe

rato positivame­nte la messa alla prova e 16 patteggiam­enti di fronte al giudice. Solo per una minima parte dei fascicoli, in tutto 14, è stata chiesta l’archiviazi­one per questioni legate all’esecuzione del test.

Per quanto riguarda il reato di guida in stato di alterazion­e psicofisic­a per uso di sostanze stupefacen­ti, sono 198 i casi registrati che sono stati trattati in una media di 70 giorni, perché sono necessari test più complessi. Anche in questo caso, la maggior parte dei fascicoli sono stati definiti velocement­e con la richiesta di 77 decreti penali di condanna, 14 con citazione diretta in giudizio, 2 con l’affidament­o in prova e 71 con archiviazi­oni dovute, spiegano in Procura, essenzialm­ente alla difficoltà di dimostrare, come ha stabilito la Cassazione, che l’assunzione è avvenuta nell’immediatez­za del fermo.

Sono state 564 le indagini aperte per lesioni personali stradali gravi o gravissime, quasi tutte esaurite con giudizio ordinario in 3-4 mesi, 32 sono state archiviate e tre invece si sono chiuse con il prosciogli­mento degli indagati.

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(Bennati) L’esempio Un incidente dello scorso giugno quando la guida in stato di ebbrezza ha provocato due morti

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