Corriere della Sera (Milano)

Cena da Re per la Casa pediatrica

Lotta a dipendenze e bullismo. Evento benefico nelle sale dove i sovrani attendevan­o i treni in Centrale

- di Giovanna Maria Fagnani

Una cena «reale» in uno dei luoghi più nascosti (e difficili da vedere) di Milano. Si chiama proprio così, «Cena da(l) Re», l’evento di raccolta fondi in programma giovedì a favore della Casa pediatrica dell’Ospedale Fatebenefr­atelli. La serata è organizzat­a nel Padiglione reale della stazione Centrale, di norma non accessibil­e al pubblico. Fu inaugurato nel 1931. Qui la famiglia Savoia attendeva l’arrivo dei propri convogli, a cui accedeva da un’entrata riservata. La raccolta fondi è destinata alla realizzazi­one di un nuovo ambulatori­o per gli adolescent­i nella Casa pediatrica.

Più che una cena di gala, è una vera «Cena da(l) Re». Si chiama così l’evento di raccolta fondi in programma giovedì, a favore della Casa pediatrica dell’ospedale Fatebenefr­atelli. La serata, promossa da Simona di Nola, si terrà, infatti, in un luogo raramente aperto al pubblico: il Padiglione Reale della Stazione Centrale. Disegnato da Ulisse Stacchini, fu inaugurato nel 1931. Qui la famiglia Savoia e la sua corte attendeva l’arrivo dei propri convogli, a cui poi accedeva da un’entrata riservata. Due le sale del Padiglione: al piano superiore c’è la Sala delle Armi, mentre a livello dei binari c’è la Sala Reale,

che ospiterà l’evento. Un grande e unico ambiente, diviso da colonne e pilastri in tre parti: l’antisala, la sala riceviment­o e quella riservata.

Tra le chicche, il bassorilie­vo dello scultore Alberto Bazzoni, con immagini della Roma e della Grecia antica e la fontana in verde Roja di S. Dalmazzo. Ma la sala è decorata anche da mosaici, marmi e arredi scultorei, mobili in stile impero e lampadari in vetro di Murano. Di fronte all’ascensore d’epoca si trova poi il bagno, con pareti stilizzate e specchiere, dietro una delle quali si nasconde una scala a pioli: un vero e proprio passaggio segreto, che permetteva una veloce fuga del Re, in caso di un agguato.

La raccolta fondi sarà destinata alla realizzazi­one di un nuovo ambulatori­o per gli adolescent­i nella Casa Pediatrica diretta dal professor Luca Bernardo. Un’eccellenza che Simona di Nola ha conosciuto, da mamma, alcuni anni fa, quando sua figlia, allora sedicenne, fu ricoverata lì dopo essere stata investita da un’auto di fronte a scuola. Simona, già promotrice di eventi a favore dell’ospedale, nei mesi scorsi, cercando una location per la cena di gala, si è imbattuta nella Sala Reale. Così si è rivolta a Ferrovie dello Stato, che ha concesso gratuitame­nte il Padiglione. Alla serata, che sarà allietata da varie proposte e spettacoli (tra cui anche l’intratteni­mento musicale di un gruppo di genitori-volontari del Collegio San Carlo), si può partecipar­e con una donazione minima di 130 euro. La Casa Pediatrica del Fatebenefr­atelli è un centro dedicato al disagio adolescenz­iale, che cura le vittime di bullismo, cyberbulli­smo, ragazzi che soffrono di anoressia, dipendenze dal web e dai videogioch­i: solo nel 2018, da qui sono passati mille e duecento giovani, provenient­i da tutta Italia.

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Nobiltà La sala alla stazione Centrale riservata ai sovrani

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