L’ex mulino industriale diventa rifugio per gli scout
La natura nel sangue, un fiume da raccontare e quel pallino che rode dentro per oltre trent’anni, cioè la volontà di rendersi utili alla comunità, soprattutto ai più giovani per avvicinarli alle meraviglie nascoste dietro casa. E così Maurizio Marelli, 53 anni alla fine ci è riuscito, trasformandosi da ecologista in mecenate: ha comprato una delle ultime testimonianze di archeologia industriale in un’area che ha pure grande interesse naturalistico perché in riva al Tresa. Siamo a Luino, un tempo zona di grande tradizione tessile, dinastie industriali dell’alta borghesia lombarda e svizzera: Huber, Stehli, Bodmer, Hussy. E proprio a questa famiglia apparteneva una delle ultime costruzioni in riva al fiume. Si tratta di un complesso vicino a un mulino oramai insabbiato che serviva a captare parte dell’acqua per far muovere i macchinari. «Venivo da queste parti negli anni ‘80. Già ai tempi mi chiedevo cosa avrei potuto fare di quella costruzione, se fosse stata mia», spiega Marelli mostrando il suo «castello». L’anno scorso, per una serie di coincidenze, il colpo di fortuna. «Ho appreso che la famiglia proprietaria della parte inferiore dell’immobile era intenzionata a vendere. Ho contattato i proprietari presentando un’offerta e l’ho comprata». Maurizio ha scelto di destinare quell’immobile a finalità sociali. «Voglio lanciare una provocazione a chi, come me, è innamorato dei luoghi e vuole proteggerli. Certo, non tutti possono comprarsi un fabbricato storico con lo scopo di preservarlo, ma del resto se non vantassi un diritto reale su questa casa non avrei potuto fare nulla». La riva del fiume è stata ripulita e la casa, che apparteneva a Giovanni Rodolfo Hussy, proprietario dell’azienda tessile, è in ristrutturazione. L’idea è destinare il piano terra ad attività a scopo sociale e ricreativo: gli scout hanno già manifestato l’interesse per gestire campi dedicati alla natura la prossima primavera. È un posto ricco di fascino e di storia, un tempo frequentato da contrabbandieri o battuto da centinaia di ebrei che cercavano riparo in Svizzera. Storie che aspettano di essere ricordate.