Il palazzo della salute
Viale Teodorico, 7 piani per il benessere a 360 gradi Viaggio nel polo hi-tech che segue la lezione di Expo
Sette piani dedicati alla salute a 360 gradi, intesa anche come wellness, benessere. Ambulatori accessibili tramite il sistema sanitario nazionale accanto ad altri, in libera professione, che si concentrano sulla cura dell’occhio, della pelle, sulla riabilitazione. È il Palazzo della Salute del Gruppo San Donato da poco aperto in viale Teodorico.
Acquistato dall’imprenditore Giuseppe Rotelli una decina d’anni fa, l’edificio è adiacente all’Istituto Clinico Sant’ Ambrogio, sempre parte del gruppo. In un certo senso lo si può considerare un’eredità collaterale di Expo. «Il professor Rotelli intendeva farne una sorta di padiglione esterno dell’esposizione universale», racconta Francesco Galli, amministratore delegato del Sant’Ambrogio e del Palazzo della Salute. Il progetto prevedeva di costruire una struttura di 18 piani — che in qualche modo evocasse le vicine torri di Citylife — e di riempirlo delle ultime tecnologie in campo medico. Una sorta di «ospedale dell’Expo».
Il piano venne considerato però troppo impattante dall’amministrazione del tempo e quindi non prese il volo. Qualche anno dopo, il gruppo San Donato sceglie di riprendere in mano quell’edificio rimasto inutilizzato di viale Teodorico e trasformarlo in un polo per il benessere, in cui la cura passa anche dall’alimentazione e dall’attenzione per il proprio corpo. E così, mentre la famiglia Rotelli decide di trasferire a Mind (l’ex area dell’esposizione a Rho) l’istituto Sant’Ambrogio e il Galeazzi, al Portello rimane una presenza e un servizio per la città. Per il Palazzo della Salute è stato fatto un investimento di circa 8 milioni di euro. Nove piani, di cui sette per i servizi ai pazienti, una superficie totale di 7 mila metri quadrati, una cinquantina di persone al lavoro. Nell’estate del 2019 sono stati accolti i primi pazienti, mentre è solo da qualche settimana che il centro è diventato pienamente operativo. «Ogni piano ha una destinazione diversa» spiega Galli. All’ingresso c’è Eat, bar con menu supervisionati dai nutrizionisti del San Donato. Si sale poi agli ambulatori accessibili anche attraverso il sistema sanitario nazionale, con punto prelievi. Il piano successivo è dedicato all’odontoiatria, poi altri ambulatori tradizionali. Al quarto il blocco operatorio, mentre gli altri livelli hanno «un’offerta innovativa». C’è l’area riservata alla cura della pelle, con macchinari che permettono di calcolare l’età ed esaminare le necessità di ciascuna epidermide per poi calibrare i trattamenti più adatti, anche anti invecchiamento. In un altro piano si concentrano gli specialisti della riabilitazione post traumatica e sportiva. «E a breve apriremo un Marathon centre e un Bike lab» anticipa l’amministratore delegato. Il primo per gli sportivi non professionisti che si vogliono preparare prima di una gara, con la consulenza di diversi esperti (e non manca la criosauna), il secondo per i ciclisti che intendono migliorare la propria postura sulla due ruote.