Pronti nuovi blitz anti-occupazioni «Cuore in Gola» entra nel mirino
Vertice in prefettura Il nodo del centro sociale
Dopo i disordini di Capodanno, il primo segnale è arrivato settimana scorsa. Ma il blitz delle forze dell’ordine nel «fortino» di via Gola non resterà isolato. Nuovi sgomberi saranno programmati «al più presto» per riportare la legalità nella zona. Al termine del vertice di ieri, è il prefetto Renato Saccone a confermare la linea dura: «Abbiamo deciso che opereremo al più presto su via Gola, perché non si ripeta più quello che è accaduto il 31 dicembre — ha annunciato —. L’obiettivo è quello di riportare legalità in aree dove le occupazioni sono numerose, ciò significa innanzitutto restituire il diritto alla casa a chi ne ha realmente bisogno». Gli interventi saranno programmati non appena sarà definito tutto quel ventaglio di operazioni — dai lavori di riqualificazione a nuove assegnazioni degli alloggi che saranno liberati — necessari a evitare che si ripeta il proliferare degli abusi in zona. «Avremo attenzione per tutte le fragilità che richiedono un aiuto e un accompagnamento — ha garantito la vicesindaco con delega alla Sicurezza, Anna Scavuzzo — ma allo stesso tempo saremo determinati contro chi non ha diritto a stare lì, ma anche contro chi sta lì e crea disagio sociale e criminalità». All’interno di questo quadro, sul tavolo c’è anche il dossier del centro sociale «Cuore in Gola», che per la vicesindaco rappresenta «un problema»: «La sua attività sociale credo sia tutta da dimostrare. Ci sarà un percorso per evitare che diventi un problema di ordine pubblico». L’assessore regionale alle Politiche sociali, Stefano Bolognini, individua nel piano un modello replicabile in altri quartieri popolari difficili: «Lo applicheremo in via Gola, in via Bolla, e lo stiamo già applicando a Lorenteggio. Andremo avanti perché la strada è quella giusta».