Etica e spiritualità: un ciclo di incontri
Una grande milanese. Una vita spesa a indagare i misteri dell’età evolutiva. Ma non solo, un costante impegno intellettuale a favore delle donne e del loro ruolo nella società contemporanea che l’ha portata a essere un punto di riferimento ben al di fuori dell’orizzonte accademico. Questa è Silvia Vegetti Finzi ( foto), per trenta anni docente di Psicologia Dinamica all’Università di Pavia, autrice di una lunga serie di titoli dedicati a maternità, educazione, crescita dei bambini, che questa sera ai Frigoriferi Milanesi racconterà la sua storia personale (ore 21.30, Sala Carroponte, via Piranesi 10, ingr. 10 euro). L’occasione è il nuovo ciclo su etica e spiritualità ideato da Marco Manzoni, in collaborazione con Philo Pratiche filosofiche, dedicato a personalità della cultura, scienza e arte, e che prevede in futuro incontri con Moni Ovadia e Vito Mancuso. Vegetti Finzi si racconterà in due modi: prima nella conversazione inedita, filmata dallo stesso Manzoni nel 2010, poi nel confronto diretto con il pubblico in sala. Nel video la psicologa parla di sé bambina, del trauma della separazione dai genitori determinata dalle persecuzioni razziali, il padre era ebreo, della sua formazione professionale, di Milano negli anni Cinquanta e del suo impegno civile. Il seguito di questa storia è negli anni più recenti. «La mia vita ora è completamente cambiata», dice Vegetti Finzi, «sono in pensione, ho perso mio marito, ho chiuso la casa di famiglia e regalato quasi tutti i miei libri all’ateneo pavese e alla Casa delle Donne. Ma il mio impegno non è diminuito, ha solo cambiato direzione. Sono nel comitato scientifico di Vidas, seguo il calendario della Casa della Cultura, continuo a scrivere e a tenere conferenze. E ho scoperto una solidarietà femminile diffusa, un tessuto sociale incredibilmente denso. Il termine un tempo era movimento femminista, oggi la parola è poco usata, ma rimane una forte rete di relazioni».