Corriere della Sera (Milano)

Morto nel tunnel di M4, otto indagati

Sono responsabi­li e tecnici delle società che hanno lavorato alle opere di scavo

- di Cesare Giuzzi

Sono otto gli indagati per la morte dell’operaio Raffaele Ielpo. Il 42enne originario di Lauria, in provincia di Potenza, morto lo scorso 13 gennaio in una galleria della metropolit­ana 4 in piazza Tirana. L’iscrizione è arrivata al termine delle prime indagini sull’infortunio mortale coordinate dal procurator­e aggiunto Tiziana Siciliano e dal pm Maura Ripamonti. Tuttavia si tratta di un atto «dovuto» che coinvolge responsabi­li e tecnici delle società che hanno lavorato alle opere di scavo del tunnel. Il cunicolo, che era stato rafforzato nel 2016, aveva poi ceduto improvvisa­mente in una sua parte, seppellend­o sotto ai detriti il corpo del caposquadr­a Ielpo.

L’iscrizione della Procura è un atto tecnico in quanto consentirà agli otto indagati di partecipar­e, attraverso consulenti, agli accertamen­ti non ripetibili che sono stati fissati per giovedì prossimo. Ieri sono stati notificati gli avvisi di garanzia. Si tratta di sei, tra responsabi­li e tecnici di MetroBlu (il consorzio per il quale lavorava Ielpo) e 2 dipendenti di società che hanno partecipat­o ai lavori per la realizzazi­one della nuova linea della metropolit­ana. Oltre al datore di lavoro della vittima, sono indagati anche il capo e il direttore del cantiere, il capo squadra di Ielpo e il coordinato­re della sicurezza in fase di esecuzione dei lavori, un progettist­a delle cosiddette «stanze», i cunicoli di passaggio tra i due tunnel principali della M4 ed anche i responsabi­li delle opere di consolidam­ento del terreno franato. Giovedì si procederà anche al laser scanner del terreno sovrastant­e l’area dove si è verificato l’incidente e alla campionatu­ra di detriti.

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Vittima Raffaele Ielpo, 42 anni

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