Un’Academy per difendersi da hacker e attacchi informatici
Verrà ospitata dal museo della Scienza e Tecnica, sarà la seconda al mondo. Previsti corsi per le famiglie
In un mondo in cui tutto (quello che resta) sarà connesso, ogni cosa deve essere più sicura. Un tempo bastava un antivirus da installare sul pc. Oggi il mondo dell’hackeraggio è in continua evoluzione e i terreni fertili per vari tipi di attacco si moltiplicano. Tocca farsi gli anticorpi. Nascerà a Milano, negli spazi del museo della Scienza e Tecnologia il primo centro di co-innovazione di Cisco, leader mondiale della sicurezza della cyber-security, dedicato alla sicurezza informatica. Il secondo a livello mondiale, dopo Singapore. «Il nostro impegno in Italia è iniziato anni fa e nel 2016 abbiamo avviato con il governo italiano il programma “Digitaliani”, con 100 milioni stanziati in 4 anni a sostegno del processo di digitalizzazione», spiega il presidente e ad di Cisco Chuck Robbins, arrivato diretto dal World Economic Forum di Davos.
Ospiterà sviluppatori, ricercatori, laboratori di sviluppo di soluzioni innovative, aree dedicate a incontri tematici. L’anima del progetto sarà un’Academy per educare le famiglie a non cadere in trappola. Che misurata coi numeri è grande la media di 20 miliardi di attacchi al giorno sventati, solo per considerare il lavoro sporco fatto da Cisco. «Perché non basta rendere sicura la Rete se poi non si è capaci di usarla nel modo corretto», spiega Fabio Florio di Cisco. «Quando un Paese è più sicuro anche da un punto di vista informatico, è anche più competitivo e attrattivo e può garantire un futuro migliore alla sua comunità. Importante questo progetto nasca in Lombardia, la regione con il numero maggiore di startup», ha detto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana.
Le aziende italiane in questo momento non investono abbastanza in cyber-securtiy: «Le piccole circa 3 mila euro l’anno, le grandi non più di 30 mila euro, è troppo poco. Bisogna anche aumentare la consapevolezza delle aziende e collaborare tra i diversi stakeholder», ha aggiunto la ministra dell’Innovazione, Paola Pisano. L’investimento, annunciato sette mesi fa, è finanziato con investimenti provenienti dal Country Digital Acceleration (Cda) Program di Cisco, iniziativa globale pensata per accelerare la realizzazione delle agende digitali nazionali, in partnership e in collaborazione con le pubbliche amministrazioni nazionali e centrali.
Una struttura che diventerà anche una risorsa formativa stabile del Museo su uno dei tempi più sensibili del nuovo millennio. Perché ormai, giurano gli esperti, il mondo si divide tra le aziende che hanno subito un attacco e lo sanno e quelle che l’hanno subito e non lo sanno. Difficile trovare alternative. «Questa è un po’ la terza guerra mondiale», (non) scherza Florio.
Il fronte
Ogni giorno la cybersicurezza sventa venti miliardi di tentativi di intrusioni nei sistemi