Smog, riparte la serie nera Sala domenica blocca le auto
Non accadeva dal 2015. L’alt divide
Stop alle auto per un giorno. Il sindaco Beppe Sala lancia la prima «domenica a piedi» del suo mandato. L’iniziativa riguarderà tutto il territorio cittadino, probabilmente dalle 10 alle 18 e arriva dopo una lunga serie «nera». Da inizio 2020 a Milano si è «respirato» solo per due giorni. L’ambientalista Anna Gerometta: «Bene ma non basta». Il presidente Aci Geronimo La Russa: «Non serve a nulla».
Sale lo smog, auto ferme. Domenica prossima tutti a piedi, in bici, sui mezzi pubblici o elettrici. Banditi i veicoli inquinanti. Il sindaco Beppe Sala annuncia il blocco totale del traffico a Milano, dopo una lunga serie di giorni avvelenati dallo smog. La comunicazione arriva in serata, via social. «I valori del Pm10 hanno nuovamente sforato i livelli di guardia e le previsioni meteorologiche per i prossimi giorni non lasciano sperare in una diminuzione delle concentrazioni di polveri nell’aria» scrive Sala su Facebook.
Il particolato Pm10 ha superato la soglia massima di 50 microgrammi per metro cubo d’aria per sei giorni consecutivi. Visto il bollettino meteo e degli inquinanti, il sindaco ha deciso di agire. «Quella per l’ambiente è una battaglia di lungo periodo, che si realizza attraverso misure strutturali e scelte di ampia visione — continua Sala —. Allo stesso tempo, però, le condizioni attuali mi inducono a intervenire in modo contingente. Per questo motivo, domenica 2 febbraio Milano sarà chiusa alla circolazione delle auto. Ho chiesto agli uffici di verificare i dettagli operativi e domani (oggi, ndr) saremo più precisi». Non mancheranno le alternative per muoversi. «Milanesi e turisti si preparino a trascorrere una giornata in città a piedi, in bici, sui mezzi pubblici ed elettrici». Lo stop alle auto riguarderà tutto il territorio cittadino, ma probabilmente non durerà 24 ore. Allo studio un divieto dalle 10 alle 18.
La domenica a piedi arriva dopo un preoccupante «filotto» di giorni neri: da inizio 2020 su 26 giorni solamente due sono stati «puliti». Un gennaio decisamente negativo per la qualità dell’aria, contrariamente agli ultimi mesi del 2019. Milano così sta bruciando velocemente il «bonus» annuale di 35 giorni con smog oltre i limiti concessi dalla legge. E se l’assessore regionale all’Ambiente Raffaele Cattaneo ha emanato a partire da oggi i blocchi di primo livello in otto province, Città metropolitana compresa (limitazioni per veicoli fino a Euro 4 diesel in ambito urbano e ai riscaldamenti), Sala rilancia con una misura ancor più forte per il 2 febbraio prossimo. Oltre alla serie nera alle spalle, infatti, anche il bollettino meteo per i prossimi giorni non è incoraggiante per quanto riguarda la dispersione delle polveri sottili. Secondo l’Osservatorio meteorologico Milano Duomo da oggi il cielo tornerà sereno, domani potrebbe arrivare del vento di föhn (questo sì capace di spazzare un po’ di smog), con temperature ben al di sopra della media, ma nel resto della settimana l’alta pressione favorirà l’accumulo di veleni.
Il calendario meneghino delle domeniche a piedi per combattere l’inquinamento
La polemica
Il Pd promuove la linea contro le polveri sottili Insorge Forza Italia: ci riportano all’austerity
parte da lontano, almeno dal 1989 con il sindaco Paolo Pillitteri. Iniziative dello stesso genere si sono ripetute negli anni successivi, fino alla giunta Pisapia.
Il blocco totale alle auto è invece una novità per il mandato di Sala che, anzi, non lo aveva concesso agli ambientalisti: lo avevano chiesto per il 22 settembre scorso, in occasione della Settimana europea della Mobilità, avevano ricevuto un no dettato dai contemporanei eventi della Fashion Week. Ora invece il sindaco, che a luglio ha deciso di tenere per sé le deleghe alla transizione ambientale, ha rilanciato l’idea come segno forte della lotta all’inquinamento. Lo stop ai veicoli trova chiaramente d’accordo l’ala verde di Palazzo Marino. «Bene la domenica a piedi — dice Carlo Monguzzi, presidente della commissione ambiente —, c’è un ordine del giorno mio e di Alessandro Giungi che la suggerisce. Ma vorrei un piano clima organico». Anche i 5S ricordano una loro mozione sul tema: «Siamo favorevoli alla chiusura della città alle auto». Gianluca Comazzi, consigliere di Fi, ritiene l’iniziativa un ritorno all’«austerity». Per il capogruppo Fabrizio De Pasquale si tratta di un «provvedimento inutile per l’aria, punitivo per anziani e lavoratori». E la leghista Silvia Sardone chiede di intervenire piuttosto sulle caldaie a gasolio.