Sempione, duello sul luna park
«No al luna park nell’area verde». Palazzo Marino va avanti ma anticipa la chiusura
Si arricchisce di un nuovo capitolo la guerra tra Comune e Municipio 1 sui parchi. L’ultimo riguarda il luna park al Sempione durante Carnevale. Il Municipio dà parere negativo, il Comune ne prende atto e tira dritto.
Si arricchisce di un nuovo capitolo la guerra tra Palazzo Marino e il Municipio 1 sull’uso dei parchi storici. L’ultima polemica riguarda il Luna park al Sempione durante il periodo di Carnevale. Il Municipio ha dato parere negativo, il Comune ne ha preso atto ma è andato avanti per la sua strada: il Luna Park si farà lo stesso. L’unica modifica riguarda la durata: la richiesta era quella di arrivare fino al 29 marzo, Palazzo Marino ha fissato la data ultima con la fine del Carnevale ambrosiano, ossia il 29 febbraio. Ruota panoramica, Wired, Festa dell’Unità, festa dei cinquant’anni della curva dell’Inter. Non è il catalogo delle amanti di Don Giovanni, ma l’elenco delle contrapposizioni sul verde tra il parlamentino del Centro e il Comune è una lunga storia di vedute contrastanti. Come in questo caso. A richiedere l’uso di parco Sempione è stata un’associazione di categoria dei giostrai. Hanno chiesto di installare 60 attrazioni in un’area di 6.300 metri quadrati che va da via Gadio a viale Malta passando per i vialetti interni del parco. Dagli autoscontri a tutti quelle attrazioni che compongono un parco dei divertimenti. Hanno chiesto inoltre di poter montare il Luna Park il primo febbraio e di smontarlo il 31 marzo. La risposta del Municipio è un no categorico: «Sia la collocazione in tali aree, sia la movimentazione dei mezzi necessari alla installazione dei ben 60 elementi, nonché la concentrazione degli stessi con conseguente limitazione della mobilità pedonale, risulta confliggere con la vocazione storico-monumentale dell’area, con il rischio di non preservare le aree verdi — e gli stessi vialetti in calcestre — e interferire con l’ecosistema del parco». Aggiungono che «il periodo richiesto appare comunque eccessivo rispetto alla finalità dell’iniziativa». L’ultima considerazione sembra più rivolta al Comune che al sindacato dei giostrai. «Ben più opportuna, semmai, sarebbe stata l’individuazione di aree a distanza dagli spazi verdi se non la localizzazione in area cittadina non centrale, così da rispondere più adeguatamente alle istanze aggregative di zone non centrali». La risposta, per il Municipio 1, non può che essere negativa.
Trattandosi però solo di un parere, l’ultima parola spetta al Comune. Da una parte il comitato interassessorile, dall’altra il Settore del Verde di Palazzo Marino. La risposta è stata lapidaria: «Si va avanti — dice l’assessore al Verde, Pierfrancesco Maran — d’altra parte non è una novità da parte del Municipio 1, il parere negativo arriva ogni anno. In ogni caso, il comitato interassessorile ha ridotto la durata del Luna park». «C’è evidentemente un problema di settorializzazione — replica il presidente del Muncipio 1, Fabio Arrigoni — Se ho in gestione come Municipio la manutenzione del verde sarebbe giusto che anche l’occupazione del suolo pubblico fosse decentrata. Lo stesso discorso vale per i mercati temporanei. Alcuni li autorizziamo noi, altri il Comune. In questo caso, la nostra preoccupazione principale riguarda la movimentazione dei mezzi all’interno del parco per realizzare le installazioni. Vuol dire che come facciamo sempre andremo a controllare quello che è stato danneggiato per farlo rimettere a posto».
Un a cosa però viene esclusa da tutti. La vicenda del Luna park non è il nuovo capitolo della battaglia sul verde tra Elena Grandi, assessore al Verde del Municipio 1, nonché segretaria nazionale dei Verdi e il sindaco Beppe Sala. I pareri negativi del parlamentino del centro si ripetono da anni con cadenza regolare ben prima delle scintille tra i due.