SI RITORNA SUL MERCATO INSEGUENDO L’EUROLEGA
Paradossalmente, l’ultima sconfitta delle tre consecutive in trasferta, in volata con il Fenerbahçe, è di quelle che lasciano buone sensazioni: perdere soltanto agli ultimi possessi, dopo essere stati sotto anche di 17 punti, con un arbitraggio non proprio favorevole, tirando appena 7 liberi (e fallendone ben 4), mettendo insieme l’oscena percentuale del 18% dall’arco, con Vlado Micov che ha sbagliato tiri aperti che difficilmente sbaglia, significa che con un filo più di testa — o di fortuna — quella partita si poteva persino vincere.
I segnali di crescita si sono visti soprattutto in difesa, e questo è un fatto, pur mettendo in conto che due dei migliori difensori della squadra, Brooks e Moraschini, mentre i compagni lottavano in campo, stavano in infermeria a curare i muscoli infortunati. Forse per questo Ettore Messina, al termine della partita, non era arrabbiato come da copione: la difesa è la chiave di volta dell’allenatore che quattro Euroleghe le ha pur vinte, e se comincia a funzionare allora forse il futuro potrebbe essere meno fosco.
Resta però il fatto che la coperta continua a essere corta. Moraschini rientrerà probabilmente dopo la pausa per le Nazionali, niente Coppa Italia quindi, mentre Brooks dovrà riprendere ritmo partita un po’ alla volta. E a turno i tre vecchietti, Rodriguez, Micov e Scola, picchiano in testa. Per questo l’Olimpia è tornata sul mercato e si è presa — solo per l’Eurolega — l’Mvp dello scorso campionato, Drew Crawford, 29 anni, guardia-ala che dovrà far rifiatare Micov e dare ulteriore profondità all’attacco, oltre che peso e centimetri. La scorsa stagione, sotto la guida di Meo Sacchetti, a Cremona il giocatore dell’Illinois fu una vera iradiddio, trascinatore nella vittoria di Coppa Italia (Mvp anche in quella occasione), decisivo nella conquista dei playoff. Il problema sarà disciplinarlo tatticamente, visto che il figlio del più grande arbitro della Nba, Dan Crawford, talvolta tende a fare il solista. Se lo risolverà Messina.
Una cosa è certa: Milano nei playoff di Eurolega ci crede. Disperatamente aggrappata all’ottavo posto anche dopo le tre trasferte terribili, ora avrà un doppio turno casalingo contro le due tedesche, Bayern prima e Alba Berlino poi, e due partite da vincere per forza. Per questo è arrivato Crawford. Quanto al campionato, tempo per correggere la rotta ce n’è ancora: le partite che contano sono ancora lontane.