Come siamo e come eravamo
1985 Dal caro petrolio alle micropolveri: la rivincita dei pedoni in cinquant’anni di storia meneghina Tra bici, cavalli e dispute 1990
Dal 1973 al 2020: nelle foto d’epoca, quasi mezzo secolo di domeniche senz’auto a Milano. Dal divertito stupore dello stop imposto dal caropetrolio, al litigioso dibattito sul blocco deciso per ridurre le polveri nell’aria.
Il nemico è cambiato nel tempo: il caro-petrolio negli anni settanta, l’anidride solforosa nella decade successiva, l’ozono negli anni novanta, il pm 10 in questo (nuovo?) millennio. Ma su ogni fronte, prima o poi, è stato schierato lo stesso esercito: appiedato.
La prima volta, nel 1973, fu un grande gioco collettivo, una novità assoluta, un contenitore di stupore, un acceleratore di creatività. L’irreale vuoto delle strade ispirò molti milanesi a impadronirsene con cavalli, calessi e un numero insospettabile di biciclette tandem, fino a quel giorno custodite chissà dove. Allora la «colpa» era «degli arabi» che avevano in mano i rubinetti del petrolio. Negli anni successivi il nemico era tra noi, respirato e raccontato ma invisibile e misterioso. E sono iniziate le dispute — serve, non serve — che si sono tradotte in schieramenti politici arrivati fino ai nostri giorni. Ma nonostante tutto, anche ieri, senza le auto, molti milanesi hanno mostrato di divertirsi nel ruolo di padroni delle strade.
A quelli che si sono lamentati dico: ma quanto è debole una società che non può fare a meno delle macchine per otto ore?
Beppe Sala Sindaco di Milano
Sala è in campagna elettorale e manda i milanesi a piedi. Sulla totale inutilità della domenica senza auto sono tutti d’accordo
Mariastella Gelmini Coordinatrice regionale di Forza Italia