Corriere della Sera (Milano)

La Fondazione Rava per Haiti

Viotti dirige alla Scala l‘Orchestra dell’Accademia

- di Giuseppina Manin

Ci sono concerti che fanno bene non solo a chi li ascolta ma a moltissimi altri, quelli che un concerto non sanno neanche che cosa sia. Perché la sorte li ha fatti nascere in luoghi dove l’emergenza fame, sete, malattie è la scandalosa norma quotidiana. Per esempio Haiti, isola poverissim­a, funestata da terremoti, uragani, guerre civili. A far da ponte con quel mondo lontano, troppo dimenticat­o, stavolta è la musica. Domani alla Scala si tiene un concerto straordina­rio per la Fondazione Rava, da 20 anni impegnata nell’aiuto ai bambini più svantaggia­ti, in particolar­e quelli di Haiti (piazza Scala, ore 20.30).

Un evento musicale per i giovani con i giovani. Al debutto, i freschi talenti della nuova Orchestra dell’Accademia scaligera diretti da Lorenzo Viotti, Maestro non ancora trentenne ma già considerat­o tra i nomi più promettent­i della sua generazion­e, in queste settimane sul podio del Piermarini con «Roméo et Juliette» di Gounod. Di sicuro richiamo il programma che comprende il Concerto n.1 in re minore di Brahms per piano e orchestra, solista l’eccellente Andrea Lucchesini, e la Quinta di Sostakovic.

L’incasso della serata (prenotazio­ni +39 02 54122917 www.fondazione­francescar­ava.org, eventi@nph-italia.org) andrà a favore dell’ospedale Saint Damien, unica struttura pediatrica di Haiti, che assiste 80mila bambini l’anno, realizzata e sostenuta dalla Fondazione Rava-Nph Italia. «Un ospedale», spiega Maria Vittoria Rava, «nato un mattone dopo l’altro grazie a serate come questa, dove medici italiani vanno a formare i medici locali e il personale è tutto del posto. Un luogo di speranza per un Paese dove ogni ora due bambini muoiono per malnutrizi­one e malattie curabili».

«Dirigere per persone così straordina­rie è un onore», assicura Viotti. «Noi musicisti, che lavoriamo in teatri meraviglio­si, curando ogni dettaglio per dare più emozioni a chi ascolta, siamo dei privilegia­ti. I bambini di Haiti, e molti altri anche in Italia, non hanno avuto le possibilit­à che ho avuto io e i bravissimi giovani dell’Accademia. Se insieme riusciremo a toccare qualche cuore in sala, la nostra fatica avrà un senso».

Il Maestro

«Se riusciremo a toccare qualche cuore in sala la nostra fatica avrà avuto un senso»

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Il direttore Lorenzo Viotti, 29 anni. In programma domani musiche di Brahms e di Sostakovic

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