Corriere della Sera (Milano)

Mezzi pubblici affollati, ma la rete regge l’urto Le misurazion­i fai-da-te: «Ancora picchi di polveri»

- Giovanna Maria Fagnani

«Io faccio i turni e finisco stasera tardi, quindi avevo la possibilit­à di una deroga, ma ho voluto aiutare la causa, perché l’inquinamen­to dell’aria ci riguarda tutti. Non pensavo però di viaggiare così scomoda» racconta Angelica M. Sono entusiasti, invece, Giada, Marco e la piccola Luna: «Abbiamo passato la mattina in Gae Aulenti, era pieno di famiglie e bambini in monopattin­o e bicicletta. Vale la pena di sopportare un po’ di sovraffoll­amento».

Due voci opposte sulla linea rossa. Sono le 11.37 a Molino Dorino, stazione in corrispond­enza del park multipiano di via Appennini, e sulla banchina della M1, il monitor indica 13 minuti di attesa per il primo convoglio per Sesto San Giovanni. Più del doppio, rispetto a una giornata feriale, ma nella norma per i tempi più dilatati della domenica. All’arrivo del treno i posti a sedere vanno esauriti e dopo un paio di fermate, a Lampugnano, dove c’è un altro multipiano, i vagoni si riempiono e si viaggerà come sardine almeno fino a Cadorna. Tutt’altro scenario sulla M4: da Lotto si viaggia tranquilli in entrambe le direzioni, con quattro minuti di attesa al massimo e nessuna fatica a trovare posto a sedere. La Lilla si riempirà all’inverosimi­le nel pomeriggio, verso le 14, di tifosi rossoneri diretti a San Siro e parecchi viaggiator­i in attesa al Portello e a Tre Torri dovranno rinunciare a salire.

In superficie, invece, va meglio. L’attesa del tram della linea 9 in piazzale Istria, poi del 10 a Repubblica e dell’1 in via Procaccini non ha mai superato i cinque minuti. L’impression­e è che la rete di mezzi pubblici abbia ben retto l’aumento dei passeggeri per la domenica a piedi. Dai tram le strade apparivano con il traffico ridotto al lumicino e composto soprattutt­o da taxi. Più intensa la presenza di auto in viale Fulvio Testi, via Melchiorre Gioia e viale Lunigiana. In viale Marche immancabil­e lo sparuto gruppo di ciclisti amatoriali intenti ad allenarsi.

E c’è anche chi ha approfitta­to della domenica a piedi per dare il suo contributo nella rilevazion­e dell’inquinamen­to e delle concentraz­ioni di particolat­o pm 2,5. Sono i trenta volontari che ieri mattina — a piedi, sui roller e in bici — hanno partecipat­o alla passeggiat­a promossa dalla community «Milano Aria Pulita». I volontari, tra cui anche gli Angeli dei Navigli, hanno percorso il tratto da piazza Argentina fino a Duomo muniti del rilevatore «Arianna» montato su una bicicletta. Si tratta di un vaso da balcone che misura la qualità dell’aria, inventato da «WiseAir», startup lanciata da cinque giovani ingegneri e designer del Politecnic­o di Milano. «Nonostante il traffico quasi inesistent­e, abbiamo comunque registrato dei picchi notevoli, soprattutt­o percorrend­o corso Buenos Aires» spiegano i volontari in una nota. Il picco più alto è stato in corrispond­enza di un pullman turistico fermo a Porta Venezia. «Si nota poi un graduale aumento andando verso il Duomo, ma questo è ragionevol­mente imputabile ad un aumento della concentraz­ione media su tutta Milano», sostengono i «rilevatori della domenica».

I volontari Una trentina di persone si sono riunite per misurare la qualità dell’aria della metropoli

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