Statale, fronte comune per la ricerca
Sos degli allievi: dagli affitti ai trasporti, spese insostenibili. Cartabia (Consulta): educazione al centro
Prima il rettore e gli studenti. Poi anche l’ospite d’onore, Marta Cartabia, presidente della Corte Costituzionale. L’affondo sui finanziamenti è nel discorso inaugurale, è nell’intervento degli universitari, ed è anche nella prolusione della giurista (e Alumna della Statale). «Senza fondi per l'università è il Paese che muore», sono le parole del rettore Elio Franzini, all’apertura dell’anno accademico. «Siamo fanalino di coda in Europa sulla percentuale di Pil destinato alla ricerca», è l’accusa degli studenti: «Studiare diventa un privilegio, a Milano, anche per il costo della vita».
Prima il rettore e gli studenti. Poi anche l’ospite d’onore, Marta Cartabia, presidente della Corte Costituzionale. L’affondo sui finanziamenti è nel discorso inaugurale, è nell’intervento degli universitari, ed è anche nella prolusione della giurista (e Alumna della Statale). «Senza fondi per l’università è il Paese che muore», sono le parole del filosofo Elio Franzini, all’apertura dell’anno accademico. E anche Cartabia sottolinea che «il tema dell’educazione è diventato oggi la cenerentola, economica e ideologica, delle grandi questioni sociali». Poi presentano il conto gli studenti, come avevano fatto i colleghi del Politecnico lo scorso novembre alla cerimonia con il premier Giuseppe Conte: «Siamo fanalino di coda in Europa sulla percentuale di Pil destinato alla ricerca. E il timido investimento sulle borse resta insufficiente. Il diritto a studiare non è garantito». Il presidente della Conferenza degli Studenti, Fabio Riccardo Colombo, che alla Statale è iscritto a Scienze Politiche, spiega perché «studiare diventa un privilegio, a Milano, anche per il costo della vita è un lusso per pochi». Dalla casa ai trasporti. «Gli alloggi non sono garantiti a chi ne avrebbe diritto, nonostante ci siano strutture sfitte. Il costo degli affitti è fuori controllo, 575 euro al mese per una stanza. E il nuovo sistema tariffario integrato del trasporto pubblico penalizza chi frequenta i corsi nelle sedi periferiche».
Nel suo discorso Franzini ricorda il trattamento riservato al sistema universitario dalla «sconfortante» ultima legge finanziaria, «dove la parola università è pressoché assente». E al termine della cerimonia, aggiunge: «Dobbiamo coinvolgere nella nostra battaglia la società civile, la politica non comprende fino in fondo qual è il destino e il compito dell’università. Ed è in gioco il progresso del Paese, non un interesse particolare e specifico». E ancora: «La Statale è nella rete delle università di ricerca Leru ed è anche nel consorzio 4Eu+Alliance ma non abbiamo le stesse risorse di altri paesi europei».
L’apertura dell’anno accademico è occasione per presentare risultati raggiunti, iniziative e nuovi traguardi. Dall’offerta dei corsi alla ricerca, con 89 progetti finanziati nel programma Horizon 2020, diciotto vincitori di bandi Erc ospitati in ateneo, oltre 48 mila pubblicazioni negli ultimi cinque anni. L’apertura internazionale, con 19 programmi in inglese e il numero di studenti stranieri che sale, oggi sono oltre 4.400. E le nuove iniziative, come il portale delle competenze: «un “palazzo di vetro” con quattromila esperti di ottocento ambiti e 219 mila pubblicazioni accessibili gratuitamente».
Mentre avanza il progetto del nuovo campus scientifico
I professori
Studenti immatricolati ai corsi di studio
posti letto assegnati
donne per il diritto allo studio
La cerimonia a Mind, sull’area dell’Expo a Rho-Pero, per ventimila studenti e ricercatori che si sposterebbero da Città Studi nel 2025: l’aggiudicazione del bando per la nuova sede è prevista tra qualche settimana. «Lo sviluppo della Statale sarà comunque sui tre poli e prosegue lo studio per riprogettare Città Studi — ha sottolineato Franzini — Stiamo valutando i reali costi delle strutture, abbiamo avviato un’analisi accurata, ci auguriamo che ci siano nuove potenzialità per quella sede storica dell’università».
Dallo sviluppo del campus alla linea sui corsi a numero programmato. Dopo il ricorso al Tar perso dalla Statale e il via libera alle iscrizioni a Mediazione linguistica l’ateneo adesso valuta una «soluzione innovativa»: un nuovo un test per l’accesso ma non selettivo, una prova orientativa che non impedirà di iscriversi al corso.
L’anno accademico Franzini: la parola università è pressoché assente dall’ultima legge finanziaria