«Prendo in giro i nostri tic»
Il comico Germano Lanzoni al Nuovo
«La dipendenza che non vorrei mai avere? Quella dello sport, l’esasperazione della performance fisica per raggiungere la felicità. Io per fortuna sono un tipo più da yoga e pilates». Germano Lanzoni (notissimo in rete come volto di «Il Milanese Imbruttito» e leghista per il collettivo comico del Terzo Segreto di Satira), torna in teatro con il suo monologo «Ci aggiorniamo! Dipendenze croniche di massa» per la regia di Walter Leonardi, coautore del testo. «Uno spettacolo di narrazione giullaresca, fluido come i nostri tempi», afferma Lanzoni in scena al fianco di un menestrello doc, Orazio Attanasio. «Qui ci divertiamo a osservare la frenesia, la grande corsa che viviamo ogni giorno riflettendo sulle sue conseguenze, su quelle valvole di sfogo che ci aiutano a reggere le frustrazioni professionali e sentimentali che tutti più o meno subiamo». Gli esempi non mancano. «Per riempire quei buchi vuoti che ci creano ansia possiamo trasformare le cose più stupide in priorità, è così che un giorno ti trovi ad avere come unica preoccupazione la salvezza dell’orsetto nel gioco on line Candy Crush». Tra una risata e un momento più riflessivo dove Lanzoni parla di sé, al centro della scena la regina delle dipendenze, l’edonismo: «La visibilità è una droga pesante che colpisce molti, a partire dal sottoscritto. Vogliamo essere sempre in vetrina: spendiamo molto più tempo nel creare profili diversi sui vari social, da Linkedin a Facebook, da Instagram a Tinder, piuttosto che lavorare su noi stessi. Moltiplichiamo le nostre personalità per essere sempre riconoscibili, al centro dell’attenzione, dimenticandoci che basta essere se stessi per “funzionare” davvero con tutti».
E sul fronte del suo impegno personale Lanzoni è concreto: «Siamo in un’epoca di cambiamenti rapidissimi, ma dobbiamo capire dove stiamo andando. Credo necessario fermarsi e riflettere, l’unica salvezza è rimettere l’essere umano al centro. Per questo ho creato Human Business Entertainment, un hub creativo che riunisce artisti che desiderano lavorare mantenendo saldi i valori della persona». Ma non è finita qui, Lanzoni svela un’altra novità: «Il prossimo mese sarò all’ università Bicocca a insegnare come utilizzare l’ironia nella comunicazione. Ho studiato i meccanismi tecnici ed emotivi della risata, e inoltre, chiacchierando con un sacerdote missionario, ho scoperto una grande verità. Lo spirito santo e la comicità hanno un elemento in comune: entrambi usano l’autoironia per arrivare all’accettazione di sé».