IL DUPLICATO DI UNA LAUREA METTE IN CRISI L’ECCELLENZA
Il lettore che consiglia di cancellare da sé e subito le scritte vandaliche che appaiono sulla propria casa non fa altro che adottare un sistema vincente all’estero, e ora anche a Milano, da parte di vari cittadini, singoli e non. Ci sono anche associazioni di volontari per il decoro che operano così. Per le superfici lapidee e non intonacate esistono appositi gel atossici da stendere sulle tag, poi basta spazzolare con acqua.
Modello Milano
A proposito del modello Milano e del «bicchiere mezzo vuoto che la città potrebbe riempire». Il lettore Weilbacher ha perfettamente ragione. Milano e noi milanesi siamo stati vittime di un obnubilamento post Expo. Ci diciamo che «Milano è una città con una straordinaria e contagiosa vitalità e offre ancora idee e opportunità», cosa in parte verissima, ma non possiamo per questo non vedere che è una città «imbruttita». Il problema è anche il poco senso civico. Ci sono cartacce,
Caro Schiavi, coinvolta malauguratamente da una mail di mio figlio ingegnere, da 10 anni all’estero e ora a Dubai , per cercare di ottenere un duplicato della pergamena di laurea in ingegneria al Politecnico di Milano, smarrita nei vari spostamenti, mi metto all’opera. Premetto che mio figlio aveva cercato di operare online, ma senza nessun risultato. Rimane la mamma...
Mi informo: chiamo la segreteria e mi dicono che è possibile solo online. Provo: ci vuole il pin, la password, le credenziali e chiaramente né io né mio figlio le abbiamo. Capisco che posso andare personalmente in segreteria solo il venerdì ( la segreteria è aperta tutti i giorni ma ci vuole l’appuntamento e per questo ci vuole il solito pin) e dopo aver scaricato moduli, pagato 120 euro, comperato marca da bollo da 16 euro con delega e documenti, sono quasi pronta. Venerdì 31 gennaio mi manca la dichiarazione di smarrimento. Alle 8.30 mi presento al commissariato di San Sepolcro, Milano centro, per ottenerla. Mi dicono però che non possono rilasciarla. Per questi casi in base alla legge sulla privacy basta un’autocertificazione. Torno a casa, mi munisco di autocertificazione e parto per la segreteria del Politecnico. Arrivo e mi dicono che il duplicato della laurea si può avere solo online. Non riesco, bottiglie, avanzi di cibo sui marciapiedi e nei giardini, escrementi di cani perfino sul percorso giochi dei bambini ( scuola elementare in via Giulio Romano). Non c’è rispetto per pedoni, ci sono ciclisti prepotenti. I mezzi di trasporto (di superficie) sono inefficienti. Poi abbiamo strade con buche, marciapiedi malmessi. E, ancora: una volta i insisto e ottengo un numerino; dopo un’ora di coda consegno i vari documenti ma tutto si ferma: manca la denuncia di smarrimento, l’autocertificazione non basta. Spiego che mi sono recata al commissariato, ma non serve. Mi dicono di andare da un’altra parte. A Lambrate. Furente, fortunatamente dotata di auto, in 20 minuti raggiungo il posto indicato e ricevo la stessa risposta. «Basta l’autocertificazione, se non l’accettano chiami il 112». Torno al Politecnico: dopo essersi consultati in tre, accettano la mia documentazione ma devo dichiarare per iscritto che mi hanno negato la denuncia. Ottengo la ricevuta ed esausta alle 12 esco convinta di aver terminato e che tra un mese ( forse) avrò il documento. Invece non è finita. Martedì 4 febbraio la segreteria mi chiama: devo recarmi presso una sede dei carabinieri, da loro contattati, per ottenere la denuncia di smarrimento. Queste procedure rovinano l’Italia e capisco perché i nostri figli vadano all’estero e purtroppo non tornino più.
Gentile Daniela, La semplificazione burocratica è una gran cosa, ma a noi vengono bene le complicazioni, purtroppo. custodi degli stabili ed i proprietari dei negozi non dovevano tenere puliti i marciapiedi? E non ci fa bene confrontarci con altre realtà peggiori della nostra! Dovremmo cercare di migliorarci, non di trovare alibi. Anch’io avevo fiducia nelle capacità di reazione di Milano, ma dopo 2, 3, 4 anni mi sono un po’ demoralizzata. Mi sembra che ognuno pensi solo a quello che gli fa comodo, e gli altri che si arrangino.
Sono nata a Milano, amo Milano, ma mi sento di dire che dobbiamo darci da fare affinché questa città corrisponda veramente a quello che potrebbe essere. Tutti! Ad iniziare dai nostri amministratori.
Obiettivo miglioramento
Rave non autorizzato
Largo Gavirate
In relazione alla lettera dal titolo «Rave in largo Gavirate la risposta della Polizia», pubblicata il 4 febbraio a pagina 11 della Cronaca di Milano del Corriere, precisiamo che si è trattato di una iniziativa non autorizzata.