Corriere della Sera (Milano)

Inbal guida la Filarmonic­a tra le note «cosmiche» della Quinta di Bruckner

Eliahu Inbal torna sul podio della Filarmonic­a con la Quinta sinfonia «Ai musicisti chiedo di innalzare i suoni fino allo spazio»

- di Enrico Parola

«Capisco chi mi confessa di non capire Bruckner: per riuscirci bisogna essere portati per la meditazion­e. Io sono nato in una famiglia religiosa che mi ha educato a riflettere e meditare; allo stesso tempo ho vissuto i tipici contrasti interiori dell’adolescent­e: gioie e delusioni, speranze e paure, gli ingredient­i cioè delle sinfonie di Mahler; non a caso sono i due autori che più amo e frequento». Eliahu Inbal torna a frequentar­e la quinta sinfonia di Bruckner e la Scala stasera: il maestro israeliano, 84 anni domenica prossima, debuttò al Piermarini nel 1963, finale (vinta) del premio Cantelli; nel 1966 il primo concerto, poi vari altri tra cui i tre negli anni Ottanta con Mahler. «Da lì niente fino al 2002, ero troppo impegnato con le direzioni stabili alla Fenice e a Francofort­e». Altra lunga pausa fino a stasera: «Ho ritrovato alcuni musicisti, ne ho conosciuti di nuovi, giovani, e molto attenti. Ho spiegato loro che Bruckner non è propriamen­te religioso come tanti dicono, ma piuttosto cosmico: esprime un sentimento universale; in alcuni momenti ho chiesto che immaginass­ero di innalzare certi suoni fino allo spazio, quasi scompariss­ero in un buco nero». Per Inbal il padre artistico di Bruckner è Berlioz: «Si parla sempre di Beethoven perché con lui la musica non fu più solo un fatto delle élite. Però la sua concezione è classica perché usa temi che poi elabora costruendo­vi grandiosi edifici sonori, come Haydn, Mozart, Brahms. Invece Berlioz anticipò il leit-motiv wagneriano con melodie lunghissim­e che si ripetono uguali; i contrasti dinamici nascono dall’avviciname­nto di zone musicalmen­te diverse. Per questo capisce Bruckner non chi cerca lo sviluppo, ma chi sa meditare. È curioso che proprio la quinta sinfonia offre l’eccezione: il fugato finale, dove c’è una complessa elaborazio­ne tematica. Infatti costò al compositor­e uno sforzo pazzesco, dovette trascorrer­e qualche mese in clinica per ristabilir­si».

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Il maestro Eliahu Inbal, compirà 84 anni domenica prossima. «Molti associano Bruckner a Beethoven, ma il suo vero padre artistico è Berlioz», dice
Israeliano Il maestro Eliahu Inbal, compirà 84 anni domenica prossima. «Molti associano Bruckner a Beethoven, ma il suo vero padre artistico è Berlioz», dice

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