Conte alla regia Ibra ruba la scena Sfida da Oscar
Al «maestro» Conte bastano 15 minuti per rovesciare la trama scritta da Pioli Ibrahimovic è sconfitto ma ruba la scena Applausi a coreografie e maglie vintage
Un film già visto, solo a parti invertite, quindi con un lieto fine ribaltato, a seconda della fede calcistica. Praticamente chiunque, nell’intervallo del derby di domenica, seguito come (e in antipasto) alla notte degli Oscar, ha pensato che il secondo tempo del film potesse essere diverso dal primo. I milanisti con la mano sui ferri della casa, gli interisti con la forza della disperazione, che tanto peggio non poteva continuare. A tanti è venuto in mente il ribaltone firmato Tomasson, Kakà e Seedorf del 2004, ma con il copione all’incontrario. Nella notte dell’Oscar il premio al «miglior attore» va però a uno sconfitto. E non è un premio alla carriera, come l’età potrebbe far pensare. Zlatan Ibrahimovic ha dominato la scena: un gol, un assist, un palo e si potrebbe andare avanti ore. La «miglior regia» è quella di Antonio Conte, a cui bastano 15 minuti di intervallo piuttosto intensi per rovesciare la sceneggiatura che Stefano Pioli aveva scritto a tavolino. Con una ricetta che neanche uno chef tre stelle, talmente perfetta da cadere al primo imprevisto. Quel tiro dell’Ave Maria che mette Marcelo Brozovic, insieme a Stefan De Vrij e Romelu Lukaku tra le altre star di serata. A cui si potrebbe aggiungere il prestigiatore Ante Rebic, quello del gol apripista e delle infinite finte a cui spesso è il primo ad abboccare. Scenografie un po’ deboli rispetto al passato: meno colore più dialettica, con la curva dell’Inter che cita i Visconti e quella rossonera che in chiave pop art le fa il verso. Premio ai costumi ex aequo , nel segno della tradizione. Citazione per il «miglior cortometraggio» a Christian Eriksen che gioca solo 20 minuti ma ruba la scena con un missile che costringe al restauro la traversa di San Siro. Che come location del film non ha deluso neanche stavolta, nonostante ci siano quelli che vorrebbero vederlo solo in cartolina.