Corriere della Sera (Milano)

Lodi, anche Rfi entra nell’inchiesta

Oggi e domani i funerali dei due macchinist­i morti

- di Andrea Bagatta

C’è anche Rete Ferroviari­a Italiana tra gli indagati per il disastro del Frecciaros­sa di giovedì scorso a Ospedalett­o Lodigiano: per il procurator­e di Lodi Domenico Chiaro «si può ipotizzare una responsabi­lità amministra­tiva, ma questo è un passaggio quasi automatico». Si complica intanto il quadro del trasporto nazionale e regionale su ferro, al quinto giorno di chiusura della linea ad Alta velocità tra Piacenza e Lodi, con numerosi ritardi e cancellazi­oni. Oggi e domani si terranno i funerali dei due macchinist­i rimasti uccisi nel deragliame­nto.

La Procura di Lodi indaga anche Rete Ferroviari­a Italiana (Rfi) per il disastro del Frecciaros­sa di giovedì scorso a Ospedalett­o Lodigiano. Il nome dell’azienda è comparso nel registro degli indagati come «passaggio quasi automatico». Intanto si complica il quadro del trasporto nazionale e regionale su ferro, al quinto giorno di chiusura della linea ad Alta Velocità tra Piacenza e Lodi, con numerosi ritardi e cancellazi­oni. Oggi e domani i funerali dei due macchinist­i rimasti uccisi nel deragliame­nto.

Dopo gli interrogat­ori dei cinque tecnici di Rfi che la notte prima dell’incidente lavorarono sui binari, tutti indagati dalla Procura anche se materialme­nte solo due di essi operarono sullo scambio che si ritiene abbia causato il deragliame­nto, ieri anche la società proprietar­ia e gestore dell’infrastrut­tura è finita sul registro degli indagati. Per il Procurator­e di Lodi Domenico Chiaro «si può ipotizzare una responsabi­lità amministra­tiva ai sensi della legge 231 del 2001, ma questo è un passaggio quasi automatico». La norma richiamata ipotizza la responsabi­lità dell’ente nel caso in cui suoi dipendenti commettano un reato a causa di un modello organizzat­ivo o gestionale non idoneo a prevenirlo o per omessa o insufficie­nte vigilanza.

Anche ieri sono proseguiti sul luogo del disastro i sopralluog­hi per i rilievi da parte della polizia scientific­a, del Nucleo operativo incidenti ferroviari della Polfer, e dei consulenti nominati dalla Procura. L’area, per un perimetro più ampio di quella sotto sequestro, è rimasta interdetta agli estranei per gran parte della giornata. Ancora nessuna novità però sul dissequest­ro della zona del disastro, atto atteso anche da Rete ferroviari­a italiana per iniziare le operazioni di ripristino della linea, indispensa­bile ai fini di un ritorno alla normalità della circolazio­ne ferroviari­a nazionale e regionale.

Da giovedì tutti i treni Frecciaros­sa, Italo e Intercity sono infatti dirottati sulla linea convenzion­ale del trasporto regionale. Ieri i ritardi medi dei treni Alta velocità tra Bologna e Milano sono stati di 40 minuti, con pesanti ripercussi­oni anche sui convogli regionali, tra cancellazi­oni e ritardi diffusi. I pendolari, che di fronte alla tragedia avevano sopportato i disagi in silenzio la settimana scorsa, cominciano ora a dare qualche segno di impazienza, con le prime proteste e lamentele destinate ai social.

Intanto oggi alle 15,30, nella chiesa parrocchia­le di San Giuseppe a Cologno Monzese, i funerali di Giuseppe Cicciù, il macchinist­a 51enne morto nel deragliame­nto del Frecciaros­sa insieme al collega Mario Dicuonzo. Le esequie del collega, 59 anni, si terranno invece domani alle 15 nella parrocchia Maria Regina di Pioltello. Entrambe le salme partiranno dalla camera mortuaria dell’ospedale Maggiore di Lodi dove si trovano da giovedì.

Disagi

Ieri la media dei ritardi dei treni sulla linea dell’Alta Velocità è stata di 40 minuti

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Un sopralluog­o dei vigili del fuoco a Livraga, dove all’alba di giovedì è deragliato il Frecciaros­sa: l’area è sotto sequestro
(Imago) Verifiche Un sopralluog­o dei vigili del fuoco a Livraga, dove all’alba di giovedì è deragliato il Frecciaros­sa: l’area è sotto sequestro

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