Come sono vive queste nature morte
Galleria Federico Rui
si affianca al palinsesto dedicato qdall’Assessorato alla Cultura ai «Talenti delle donne». Curata da Paola Scremin e Micol Veller, la selezione di filmati intitolata «Le muse inquietanti. L’altra metà dell’arte», è suddivisa in quattro grandi temi: oggi il focus è sulle «Pioniere dell’avanguardia» e cioè Tamara De Lempicka, Benedetta Cappa Marinetti, Raphael Mafai, Carol Rama, Carla Accardi, Giosetta Fioroni, Mirella Bentivoglio, Fernanda Wittgens e Palma Bucarelli, queste ultime grandi sovrintendenti che hanno lasciato il segno della loro competenza a Milano e Roma.
C’è molto da scoprire: in particolare aneddoti e stravaganze saranno al centro dei documentari di domenica 23 raccolti sotto il titolo «Muse e modelle. Dal corpo alla performance». Si parte con il racconto della figura di Gala, imprescindibile nella vita e nell’opera di Salvator Dalì, e si
La mostra «Fujio Nishida, still life» alla galleria Federico Rui Arte Contemporanea (via Turati 38, fino al 21/2) espone una dozzina di olii e acquerelli dell’artista giapponese. Nato a Kobe nel 1950 dopo la laurea in Arte all’Università di Kanazawa, Nishida si trasferisce a Milano nel 1980 per studiare all’Accademia di Brera. Il suo modus operandi consiste nel creare in studio sul tavolo da lavoro le composizioni che poi andrà a dipingere. È proprio questa fase delicata in cui dà forma alle sue nature morte che si estrinseca un connubio perfetto tra azione e misticismo, tra la mano dell’artista che crea e il suo sentire più intimo. Un modo di operare proprio della cultura orientale. L’atto manuale di accostare colori, materiali e forme assurge a qualcosa di più alto accostandosi per tanti aspetti a un vero e proprio cerimoniale, assai simile a quello del tè o dell’ikebana. Nei quadri di Fujio Nishida le nature morte, secchi di latta, gomitoli di lana, palline da tennis, sassi colorati, fiori secchi pulsano di vita propria tanto da dare l’impressione di fuoriuscire dal quadro e andare incontro allo spettatore.