Corriere della Sera (Milano)

«Host in nero? Controlli flop La trasparenz­a aiuta tutti»

- Elisabetta Andreis

«Lo sviluppo degli affitti brevi ha due grandi meriti. Da una parte risponde a bisogni che gli alberghi, meno flessibili e accoglient­i, non riescono a soddisfare. Dall’altra rivitalizz­a alcuni quartieri meno centrali. Eppure, le regole ancora non sono rispettate da tutti. Occorre urgentemen­te arginare il fenomeno degli host in nero». Così Omar Lonati, 49 anni, contrabbas­sista del Teatro alla Scala e host Airbnb in via Meda, cerca di essere obiettivo.

Il fenomeno degli affitti brevi contribuis­ce a far salire i prezzi degli affitti agli studenti?

«Assolutame­nte sì. Gli studenti trovano prezzi altissimi per soluzioni molto spesso indecenti». Possiamo permetterc­i a Milano questa quantità di alloggi affittati sui portali tipo Airbnb?

«È la legge della domanda e dell’offerta: Milano è una città richiestis­sima e quasi nessun alloggio resta vuoto. Siamo sicuri che il problema siano gli affitti brevi e non interi palazzi anche nel centro storico, che restano vuoti?».

I prezzi «dopati» da Airbnb disincenti­vano l’arrivo dei ragazzi da altre città o dall’estero?

«Non direi. I ragazzi arrivano comunque, e occupano alloggi in nero pur di restare a Milano».

Di quali regole avrebbe bisogno il mercato?

«Disincenti­vare chi fa b&b in nero. Ora chiunque abbia voglia, fa due foto della casa e le mette senza fare fatica sui portali. Non c’è sufficient­e controllo. E questo va a danno di chi rispetta gli obblighi burocratic­i e dichiara tutto pagando fior di tasse».

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Omar Lonati, 49 anni, contrabbas­sista del Teatro alla Scala e host Airbnb in via Meda
Musicista Omar Lonati, 49 anni, contrabbas­sista del Teatro alla Scala e host Airbnb in via Meda

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