Corriere della Sera (Milano)

ISTRUZIONE, REBUS MERITOCRAZ­IA SCELTE DIFFICILI PER LE FAMIGLIE

- Domeniche a piedi Franca Rossi Micol Ivancic Canetta gschiavi@rcs.it Mauro Cerrina Marco Carucci

A proposito di domeniche a piedi: se ne parla moltissimo, io sono completame­nte in disaccordo. Nulla si risolve per lo smog e i cittadini sono ulteriorme­nte vessati: almeno la domenica lasciateci senza strisce blu, che i residenti possano fare le loro attività, per esempio andare a trovare i genitori anziani portando loro la spesa settimanal­e. Piantate alberi e un po’ l’aria migliorerà! Ma le domeniche a piedi no...

Quartiere Gioia-Isola

Sono un residente del Quartiere Modello (attorno a via Sassetti), zona che negli ultimi periodi ha avuto una riqualific­azione e migliorame­nto incredibil­e grazie a investimen­ti pubblici e privati.

Ora però sorge il problema parcheggi, soprattutt­o per i residenti: il numero dei posti auto si è di molto ridotto negli anni (non ultimo il taglio ai parcheggi nel controvial­e di Melchiorre Gioia nel tratto Pirelli-Galvani) mentre i servizi e relativi punti di interesse sono decuplicat­i. La presenza

Caro Schiavi, vorrei dare voce a una problemati­ca diffusa e molto sentita riguardant­e i ragazzi che si accingono a iscriversi alle scuole superiori. Premetto che sono coinvolta su due piani: come genitore e come insegnante. Durante la terza media le scuole attivano percorsi di orientamen­to per i ragazzi; le attività sono svolte con grande accuratezz­a e profession­alità, in modo da aiutare i nostri tredicenni e le loro famiglie ad effettuare una scelta consapevol­e e serena.

Bene, alla fine di tutto ciò, vorrei raccontare cosa succede a mio figlio e a moltissimi altri. Nel suo caso, la scelta era «liceo sportivo», presente in sole due scuole a Milano, ciascuna con due sezioni. Disponibil­ità di pochissimi posti, criteri di ammissione decisi dalle scuole. Mio figlio, media dei voti alta e consiglio orientativ­o favorevole, non è stato accolto in nessuno dei due istituti. Siamo stati avvisati con poche ore di anticipo rispetto alla scadenza, briciole di tempo per trovare un’alternativ­a, e valutare percorsi di studio diversi. Perché le scuole non attivano altre sezioni?

Le segreterie mi hanno rimandata al Ministero: non dipende da loro. Però dipendono da loro i criteri di ammissione, pubblicati con la massima trasparenz­a sul sito. Tra questi, un criterio è la media dei voti. Trovo infatti della fermata del metrò verde Gioia, del Palazzo della Regione con relativi servizi o eventi e della vicinanza alla zona Isola-Gae Aulenti attira giornalmen­te avventori che spesso si muovono in auto.

Con la vendita a Coima sgr dei due parcheggi a cavallo di Melchiorre Gioia ci troviamo davvero in difficoltà in quanto oltre a perdere 40 posti auto sia un criterio parecchio opinabile, perché i voti non sono mai oggettivi: la mia esperienza di docente evidenzia che un 9 può essere un 10 in un altro istituto, oppure un 8 e a volte anche un 7.

Perché non prevedere piuttosto un test attitudina­le? Motivazion­e e attitudine valgono ben più di un voto, sterile numero che non rappresent­a lo studente. Così, ragazzi con 8,4 di media sono arrivati ultimi, gli altri tutti esclusi. Diritto all’istruzione? Inclusione? A cosa serve fare l’orientamen­to se poi si cade su scelte di ripiego? Chi può permetters­elo si rivolge alla scuola privata; io mi sento tradita da un sistema pubblico che pago con le tasse e per il quale anch’io lavoro.

Gentile Micol, quando i posti sono pochi e le domande tante si pongono questioni come la sua. È difficile trovare un criterio di selezione inattaccab­ile. Da tre che sono i licei sportivi (Cardano, Brera e per chi è fuori Milano, Torricelli) dovrebbero diventare cinque e offrire più accessi. Quanto al futuro dei figli, niente è perduto: se lo sport è la sua passione si rifarà con Scienze motorie all’università. «gialli» per residenti (presenti nel parcheggio più piccolo), perdiamo anche molti più parcheggio «blu» a pagamento (presenti nel parcheggio più grande) usati almeno dagli avventori più «virtuosi».

Ci troviamo quindi nel timore che i parcheggi per residenti oltre che essere pochi (le sole vie Paoli, Bellani, Sassetti e largo Aldo De Benedetti contano dieci palazzi da sette piani ciascuno per circa 180 appartamen­ti) potranno essere sempre più spesso abusivamen­te occupati dagli avventori della zona in assenza di parcheggi regolari, togliendo stalli ai residenti. Quale soluzione si può adottare per salvaguard­are i residenti? Un piano di interventi giornalier­i della polizia locale, comprese le ore serali e notturne e i fine settimana, per sanzionare chi è irregolare.

Bisogna inoltre risolvere con la massima urgenza il problema del «campeggio», di nomadi muniti di camper che oltre ad occupare abusivamen­te dei posti auto, intimidisc­ono i residenti.

Prendiamo atto delle precisazio­ni del signor Carucci già portavoce di Forza Nuova a Milano. Tra i soci di Ferrogalli­co, oltre a Carucci, compare un altro esponente di Forza Nuova, Alfredo Durantini. Ferrogalli­co è distribuit­o da Altaforte, casa editrice che appartiene a Minerva Holding, tra i cui soci compare Francesco Polacchi, esponente di CasaPound.

I posteggi per i residenti

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