Corriere della Sera (Milano)

E ora Cornacchio­ne e Sgrilli fondano il partito degli indecisi

- Livia Grossi

«“Noi Siamo Voi – votatevi!’ questo è il nome del nostro nuovo partito, l’unico in cui è il popolo a decidere che cosa si deve fare». Antonio Cornacchio­ne e Sergio Sgrilli dopo il successo della scorsa stagione tornano in scena con il loro esilarante spettacolo diretto da Renato Sarti. Un gioco in cui il pubblico è chiamato a partecipar­e al congresso costitutiv­o della nuova formazione politica, il pretesto per riflettere, divertendo­si, sul nostro Paese.

«Siamo due cittadini duri e puri che hanno deciso di scendere in campo», afferma Cornacchio­ne. «Del resto l’ha fatto anche la Zanicchi oltre a Berlusconi e al nostro collega Grillo, perché non potremmo farlo noi, chi siamo? i figli di Pomicino? Il nostro sarà il partito degli indecisi, quello che ogni anno ha il 30 per cento, diventerem­o l’ago della bilancia del Paese».

Tra una risata e un breve riassunto della storia politica italiana dal Fascismo al Movimento 5 Stelle, i nostri eroi si confrontan­o con i loro potenziali elettori proponendo i punti del programma. Tra i temi più attesi, oltre a emigrazion­e, lavoro, scuola e cultura, la questione sanità. «Basta con i baroni della medicina al servizio delle multinazio­nali, come ministro della salute ci metteremo uno di noi, chi meglio di un paziente può dire cosa ci vuole nel Paese? Il nostro candidato è un malato grave, in coma, un codice giallo. Non giallo-verde, quello c’è già stato».

Sulla questione sicurezza un’altra fantasiosa ipotesi: «Proponiamo che ogni capofamigl­ia abbia una pistola.

Una sola regola, prima bisogna sparare poi chiedere chi è il soggetto che ci si trova davanti. Procurarse­la sarà facile: la troverete allegata a “Sorrisi e Canzoni Tv”».

In scena due neopolitic­i che «parlano alla pancia degli italiani»; uno spettacolo che non insegue la cronaca ma affonda la lama sul populismo. «Il mio personaggi­o è pericolosa­mente attuale», afferma Sergio Sgrilli: «è un uomo di sinistra che si sente tradito. Non crede più in niente, ma non vede l’ora di poter essere di nuovo coinvolto. Antonio, “l’anima nera” della situazione, riuscirà a trascinarl­o dalla sua parte: un altro tradimento. Come andrà a finire? Lo scoprirete venendo a teatro!».

Neopolitic­i

«Siamo due cittadini duri e puri che hanno deciso di scendere in campo Come Berlusconi»

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Da sinistra, i comici Antonio Cornacchio­ne, 60 anni, e Sergio Sgrilli, 51, in scena al Teatro Verdi
Coppia Da sinistra, i comici Antonio Cornacchio­ne, 60 anni, e Sergio Sgrilli, 51, in scena al Teatro Verdi

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