Via Ripamonti, partono i lavori per l’incubatore delle start up
Smart city
Nasce a Milano il laboratorio per la «smart city» del futuro, una vetrina sulle nuove frontiere della domotica, della mobilità, del risparmio energetico e di ogni aspetto della vita quotidiana. È «Smart city lab», il primo incubatore interamente dedicato a imprese e start up che studiano come innovare la vita in città. Sono oltre tremila metri quadrati in via Ripamonti, al civico 88, dove sarà costruito un edificio di mille mq, con una piazza aperta al pubblico, un parcheggio e aree verdi. Offrirà spazi e servizi per le realtà più innovative in questo settore. Sarà punto di attrazione per investimenti e talenti. E sarà luogo dove mostrare i risultati delle ricerche. L’inizio ufficiale dei lavori è previsto per il mese di febbraio e avranno una durata di dodici mesi. Il progetto può contare su un finanziamento di 5 milioni di euro da parte del ministero dello Sviluppo economico per la realizzazione della struttura, mentre il Comune, oltre alla concessione dell’area, metterà a disposizione 500 mila euro per le dotazioni informatiche e le attrezzature necessarie all’avvio dell’attività d’incubazione delle imprese. È stata Cristina Tajani, assessore di Palazzo Marino alle politiche per il lavoro, a consegnare simbolicamente ieri le chiavi dell’area a Luigi Gallo, responsabile area «Innovazione e competitività» di Invitalia, l’agenzia per lo sviluppo che si occuperà di realizzare lo «Smart City Lab». «Grazie a questo progetto — spiega l’assessore Tajani — potremo non solo restituire alla città un’area che per anni è stata soggetta al degrado e all’abbandono ma proporre un nuovo spazio in cui imprese e tecnologie sono finalizzate al miglioramento della vivibilità, dell’accessibilità, dell’ambiente e dell’energia».