Due incidenti al giorno Il pericolo viaggia sulle strade di Monza
Lo studio di Bike Italia e Istat: 684 sinistri in un anno Da corso Milano a via Cantore, le strade più rischiose
MONZA Attenzione alla zona compresa fra viale Libertà e via Cantore. Occhi ben aperti quando si entra nell’incrocio tra corso Milano e via Marsala. Perché, secondo uno studio realizzato da Bike Italia, sono questi i luoghi più pericolosi per la viabilità di Monza, quelli dove si verifica il maggior numero di incidenti stradali. Il documento, elaborato dall’associazione brianzola che si occupa di mobilità ciclabile, è stato redatto sulla base di uno studio Istat realizzato nel 2016 e rivela che il numero dei sinistri avvenuti lungo le strade del capoluogo sono stati ben 684, il che equivale a dire quasi due al giorno. A questi dati si aggiunge la mappa di vie da «bollino nero», ovvero strade la cui percorrenza significa, con buone probabilità, imbattersi (se non essere vittima) in un incidente automobilistico, o in un impatto che coinvolge pedoni oppure ciclisti.
«Il pericolo è sempre generato da un atteggiamento scorretto degli utenti della strada — spiegano gli attivisti di Bike Italia che, come da nome, promuove l’uso della bicicletta—. Piuttosto, una strada ben progettata ha la facoltà di ridurre il pericolo fisicamente, costringendo chi la percorre a mantenere velocità ridotte. Questo è il caso delle strade provviste di chicane, restringimenti agli incroci, dossi, attraversamenti pedonali rialzati e altri elementi del cosidetto traffic calming».
Dei quasi 700 sinistri che si verificano in un anno a Monza, l’11% dei casi coinvolge almeno un pedone e il 18% almeno un ciclista. In tutto, i sinistri hanno causato 926 feriti e 4 morti. I luoghi più esposti al pericolo sono il tratto di strada compreso fra via Lecco, via Cantore, viale Liberta e via Merelli, al quale segue l’incrocio tra le vie Cesare Battisti e Boito, il tratto di corso Milano all’altezza del fast food Mc Donald’s, l’incrocio tra le vie Canova e Osculati e quello tra i viali Brianza e Battisti. Inoltre, sono molto diffusi gli incidenti anche lungo i viali Sicilia e delle Industrie.
Per i ciclisti i punti possibilmente da evitare sono l’incrocio di corso Milano con via Marsala, il tratto di via Prina tra le vie Sella e Manzoni, via Manara tra le vie Cattaneo e Monti e Tognetti e via Cavour.
Lo studio effettuato da Bike Italia indica che a Monza il 52% degli incidenti registrati nel 2016 è avvenuto vicino a un incrocio, a una rotatoria o a un’intersezione; il 44% su rettilineo, mentre il 4% in curva o in galleria. Inoltre, per i pedoni, detto dell’intersezione tra corso Milano e via Marsala, considerato uno degli incroci più pericolosi della città, il tratto più rischioso è quello di via Manzoni tra via Cavallotti e largo Mazzini, via Meda con via Romagna, l’isolato formato dalle vie Gallarana, Mariani, Tiepolo e Verga, e la zona comptresa tra le vie Cavallotti, Mauri, Monte Oliveto ed Europa.
Le vittime
Ad essere coinvolti nell’11% dei casi sono pedoni e nel 18 per cento sono ciclisti