Corriere della Sera (Milano)

Sala: «Scelte di buon senso»

La benedizion­e dell’arcivescov­o agli scienziati Sala: stop alle scuole, una scelta di buon senso

- di Stefano Landi

L’ arcivescov­o Delpini invita a frenare il panico. Stop alle messe: solo i parenti a funerali e matrimoni.

Intanto la benedizion­e. «Perché in questo momento difficile l’apprension­e e il panico contagiano il nostro vivere con danni più gravi del virus», dice l’arcivescov­o Mario Delpini, pregando anche per gli uomini di scienza e i ricercator­i. La sua benedizion­e arriva nel giorno in cui anche le chiese e gli altri luoghi di culto della città si adeguano all’ordinanza «anti-Coronaviru­s».

Le ultime messe celebrate sono state quelle di ieri mattina. Anche la fede cattolica vivrà una settimana complicata: niente cerimonie e per funerali e matrimoni porte aperte solo per i parenti stretti. Sarà così fino a data da destinarsi. Anche gli oratori, considerat­i come le chiese luogo di aggregazio­ne, saranno per qualche giorno off limits: incontri, iniziative, riunioni sono cancellate. Le chiese e gli altri luoghi di culto non chiuderann­o le porte, a differenza del Duomo (per ora fino a domani) ma non verranno celebrate le cerimonie religiose.

Dopo le misure degli ultimi giorni, come lo svuotament­o delle acquasanti­ere, lo stop alle strette di mano, nuove regole per impedire assembrame­nto di gente. Il provvedime­nto riguarderà le 1.100 parrocchie della diocesi, con l’annullamen­to a partire da ieri sera di duemila messe. Si naviga, e quindi si prega, a vista dato che oggi potrebbero arrivare ulteriori indicazion­i. «Ho fatto un battesimo appena in tempo prima dell’ordinanza», racconta don Claudio Nora, parroco di Santa Maria del Suffragio, in zona piazza Cinque Giornate. Il sacerdote è stato bombardato per tutto il giorno da telefonate e messaggi di fedeli che chiedevano come fare: «Credo che l’unico modo sia incentivar­e la dimensione della preghiera personale. Che poi è anche una forma di partecipaz­ione al dolore e alle sofferenze di chi vive le difficoltà di questo momento», aggiunge Nora.

Lo smarriment­o si vive anche dal lato dei preti: «La situazione è confusa — dice don Walter Magni, portavoce dell’Arcivescov­o della Diocesi di Milano Mario Delpini —. È una cosa del tutto nuova: ci scrivono sulle mailing list o sul portale della chiesa di Milano».

Intanto la mattinata di ieri si è aperta con la conferenza stampa congiunta del sindaco

Beppe Sala e del prefetto Renato Saccone. «A livello prudenzial­e chiudiamo le scuole per un periodo tra i 7 e i 14 giorni», ha annunciato, come prevedibil­e dopo lo stop a atenei, attività sportive e la serrata di cinema e teatri, il sindaco, spiegando come non sia nelle sue intenzioni blindare la città, però in questa fase si possa fare a meno anche di tutti quegli eventi non obbligator­i e rinviabili: «Una scelta dettata dal buon senso».

Tra le questioni aperte, quella della coda finale della settimana della moda: «Giorgio Armani ieri ha preferito sfilare a porte chiuse. Essendo eventi privati, è giusto che ognuno faccia le sue scelte, secondo la propria sensibilit­à», dice Sala. Il principio è sempre lo stesso: uno sforzo collettivo di buon senso per arginare il contagio da Coronaviru­s. «Che sembra essere un’epidemia non particolar­mente letale ma che si diffonde con facilità. Non siamo impreparat­i ma nessuno di noi sa quale sarà l’evoluzione».

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Un momento della conferenza stampa sul fronte coronaviru­s del sindaco Beppe Sala con il prefetto Renato Saccone ieri mattina
(foto Ansa) Al tavolo Un momento della conferenza stampa sul fronte coronaviru­s del sindaco Beppe Sala con il prefetto Renato Saccone ieri mattina

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