Corriere della Sera (Milano)

A Bergamo tre contagiati

I tre contagiati hanno legami con Codogno. Test su un quarto. Protezione civile in chiesa

- Di Fabio Paravisi 8

Tre contagiati anche nella Bergamasca: hanno legami con Codogno. I test sono in corso su una quarta persona.

Appena hanno visto il responso positivo sul tampone, hanno chiuso tutto: all’ospedale di Alzano Lombardo (Bergamo) non si poteva entrare e chi usciva non poteva più tornare sui propri passi. Nastri bianchi e rossi hanno circondato per tutta la giornata la struttura all’imbocco della Val Seriana, dove sono stati trovati due dei tre casi positivi al coronaviru­s in provincia di Bergamo.

Il primo allarme, in mattinata, era però scattato all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo. Un uomo di 83 anni residente in città si è presentato con sintomi che lo avevano fatto impensieri­re. I controlli hanno confermato la presenza del coronaviru­s. Sono subito scattati il ricovero e i controlli sui suoi parenti, che nelle scorse settimane hanno avuto contatti con persone di Codogno. Così come i familiari dei due pazienti di Alzano, già ricoverati per condizioni di malessere causate dal virus. Si tratta di un pensionato di 84 anni di Villa di

Serio e un uomo di 66 anni di Nembro. Visto che erano passati dal Pronto soccorso, il reparto d’emergenza è stato sigillato e nel resto dell’ospedale sono stati bloccati gli accessi, permettend­o l’uscita solo dopo i controlli. Nel frattempo il sindaco di Alzano ha sbarrato accessi e uscite anche alla Casa di riposo del paese. Nel pomeriggio i pazienti sono stati spostati a Bergamo e in serata il polo ospedalier­o seriano ha riaperto. Al Papa Giovanni è stata portata anche una famiglia di tre persone di Soresina (Cremona) risultata positiva al test durante una vacanza in Trentino. Sono poi in corso controlli su alcuni casi all’ospedale di Seriate: sotto osservazio­ne un uomo di 35 anni per il quale si è in attesa di risposta definitiva sugli esami. Anche in provincia di Bergamo i supermerca­ti sono stati presi d’assalto, con gli scaffali lasciati vuoti. Ma, mentre diversi paesi si ritrovavan­o con le strade vuote, altri hanno confermato le sfilate di carnevale. A Treviglio la celebrazio­ne della Madonna delle Lacrime è stata interrotta a metà dall’intervento della Protezione civile che ha fatto eseguire l’ordinanza appena emessa sullo stop alle celebrazio­ni religiose.

Precauzion­i

Alzano, bloccato tutto l’ospedale. A Treviglio celebrazio­ni interrotte dopo l’ordinanza

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