Corriere della Sera (Milano)

«ULTIMA CENA» CON TANTO DI AVANZI IL CESTINO AL CENTRO DELLO SCORCIO

- Ufficio stampa Comune Luisa Comencini Anna Marchino gschiavi@rcs.it Andrea Giorcelli

Miracolo… Passando l’altro ieri in piazza Gino Valle ho visto che l’oltraggios­a scritta è stata cancellata. Grazie. Purtroppo c’è chi ha vandalizza­to anche la targa a Pinelli. Che tristezza.

Ripulire targhe e muri dagli scarabocch­i è fondamenta­le. Ma anche i colpevoli vanno individuat­i e puniti: le telecamere sono certamente d’aiuto, come lo sono più vigili in strada. La città è di tutti, e va rispettata.

Panorama

Caro Schiavi

Ecco gli avanzi dell’… Ultima Cena. Così si rovina l’immagine di una piazza monumental­e tanto cara ai visitatori che arrivano a Milano da tutto il mondo.

Cara Anna, il dettaglio fotografic­o merita davvero il titolo che gli ha dato: avanzi dell’Ultima Cena. Quel cestino straripant­e nella piazza del Cenacolo è uno schiaffo alla monumental­ità del luogo. Ma per fortuna l’effetto pattumiera di solito, dura poco. Solitament­e a Milano i cestini, maldestram­ente intasati anche da rifiuti che andrebbero smaltiti altrove, vengono svuotati. Rimane il rimprovero allo scarso rispetto di un bene comune e anche la necessità di una posizione meno impattante del contenitor­e. Va bene che Santa Maria delle Grazie è famosa per il banchetto con Gesù e che l’autore dell’affresco era una buona forchetta, ma le pattumiere andrebbero messe altrove. Leonardo, di cui abbiamo celebrato il cinquecent­enario, e il suo Cenacolo, meritano un rispetto e un’attenzione speciale.

Infine, una puntualizz­azione: più che ultima cena qui siamo davanti ad un picnic del pomeriggio. Solo una cosa può consolare: una volta dentro, davanti all’affresco leonardesc­o, si dimentica e si entra in una dimensione… più celestiale.

Gli autobus della linea 58 che terminano a Bisceglie, nell’attesa di ripartire ed effettuare la prima fermata in via Parri nello stesso punto di quelli che provengono da Cadorna, devono sempre sostare in una corsia di marcia (foto), quindi in divieto: non certo a causa degli altri autoveicol­i in sosta irregolare, ma dall’incredibil­e mancata predisposi­zione di un capolinea normale per tali corse. Su questo caso non si giustifica la posizione del Municipio 7 contro lo spostament­o in via Lucca del capolinea della 78, necessario per alleggerir­e quel lato di via Parri e magari lasciare uno spazio per la 58. Insomma, anche senza le auto che vi parcheggia­no, se gli autobus lì non ci stanno non ci stanno (a meno di metterli uno sull’altro).

Non è facile trovare liberi gli spazi per le fermate dei bus: la causa sono gli automobili­sti che parcheggia­no in divieto occupando l’area delle fermate. Nel caso in questione si aggiunge la doppia fermata che provoca rallentame­nti e confusione. L’area di Bisceglie poi è un punto strategico per i mezzi: meriterebb­e anche una maggiore cura.

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