Corriere della Sera (Milano)

Giovani medici: due contagiati Pronti i rinforzi per il call center

- Di Gianni Santucci

Lunedì mattina, in via Livigno, una coppia di cittadini cinesi s’avvicina a due agenti di Polizia locale. Indossano la mascherina e chiedono un’informazio­ne: «Come ci si iscrive al sito del ministero della Salute?». Sono confusi, si domandano se debbano fare qualcosa, anche se all’apparenza non hanno problemi. «Perché?», chiedono i vigili. «Siamo arrivati tre giorni fa dalla Cina con un volo che ha fatto scalo a Mosca». Gli agenti decidono comunque di chiamare un’ambulanza. I due pazienti hanno entrambi la febbre sopra ai 38 e vengono portati al Niguarda per le verifiche: che ieri sera non erano ancora concluse, mentre i due agenti sono a casa «in via precauzion­ale». La vicenda racconta l’intreccio di ansia e attenzione della Milano silenziosa e rallentata nei giorni del Covid-19.

L’ultimo report sanitario alle 19 di ieri parlava di quattro pazienti positivi in città, tre dei quali in ospedale. Ieri è arrivato l’esito «positivo» anche per due specializz­andi del dermatolog­o che lavora al «Policlinic­o» e che aveva contratto il virus (di fatto, ha già superato la malattia). Altri due «allievi» sono invece negativi, e soltanto uno di questi due avrebbe fatto visite negli ambulatori di via Pace negli ultimi 10 giorni. Dei 240 casi di contagio accertati finora in Lombardia, solo 4 sono «milanesi»: un dato chiave per le politiche di contrasto all’epidemia, studiate con l’obiettivo primario di evitare la propagazio­ne del virus nella metropoli. Ieri sono morti tre anziani (un 83enne di Codogno — Lodi —, un 84enne di Nembro — Bergamo — e un 91enne di San Fiorano — Lodi), oltre i sei già deceduti nei giorni scorsi. In tutti i casi si trattava di persone in condizioni sanitarie già precarie, positive anche al Covid-19. E nelle zone del Lodigiano, a Castiglion­e d’Adda, uno dei Comuni con maggior numero di contagiati, si è ammalata anche una bambina di 4 anni, la paziente finora più giovane dall’inizio dell’epidemia. È seguita dai medici e per il momento intorno alla sua situazione sanitaria non c’è alcuna preoccupaz­ione.

Le forze dell’ordine, da lunedì, controllan­o il rispetto delle ordinanze che dovrebbero contenere il contagio: sei le infrazioni scoperte (tre dai carabinier­i e tre dai vigili) per locali e bar rimasti aperti dopo le 18. Ieri sera però le «disobbedie­nze» sui Navigli sono state moltissime. Confermato che l’Inter giocherà a porte chiuse la partita di Europa League di domani sera (la società rimborserà i biglietti già acquistati). Non arriverann­o a Milano dunque i tifosi del Ludogorets, ma anche i viaggi verso la città in generale iniziano a ridursi: le compagnie aeree di Kuwait e Bulgaria, come la Twinjet, hanno sospeso i voli verso Milano.

La ricerca di informazio­ni non si interrompe, tanto che il 112 e il numero verde della Regione (800 89 45 45) ricevono tra le 250 e le 300 mila chiamate al giorno. Per questo da palazzo Lombardia si sta lavorando per assumere altre persone e per formare alcuni volontari della protezione civile (oltre i 21 già in servizio) che possano lavorare al centralino.

Affollamen­to eccessivo ieri mattina negli uffici dei giudici di pace: un giudice onorario «applicato» da due settimane, nonostante l’organizzaz­ione prevedesse di evitare che troppe persone si trovassero nei corridoi, in mattinata aveva messo in calendario 41 udienze, provocando un’ora di caos. È dovuto dunque intervenir­e con una direttiva il presidente del Tribunale milanese, Roberto Bichi (che già aveva diramato le regole per «diradare» le udienze). Il coordinato­re dei giudici di pace ha così stabilito che tutte le udienze civili da oggi al 2 marzo saranno rinviate («a data che sarà comunicata a cura dell’ufficio»); restano invece confermate le udienze penali e quelle per l’immigrazio­ne.

 ??  ??
 ??  ?? Sicurezza Il prefetto di Milano Renato Saccone
Sicurezza Il prefetto di Milano Renato Saccone

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy