Corriere della Sera (Milano)

Corsa, fitness, pesi e yoga: le palestre vanno al parco

Dalla Biblioteca degli alberi a Guastalla e Sempione Gli allenament­i (sotto il sole) si spostano nel verde Prove atletiche della campagna #milanonons­iferma

- di Stefano Landi

La ginnastica alternativ­a per tenersi in forma I bambini sui campetti riuniti dal basket

E i maratoneti confidano nel ritorno delle gare

Vero è che giornate così a Milano vengono benedette sul calendario. Perché è merce rara e anche a disegnarle con una bella scatola di pastelli i colori non vengono così bene. Cielo azzurro e sole, maledetta primavera. Quella anticipata, ma rovinata dal Coronaviru­s, tra contagi e psicosi di massa. Quelle che hanno portato a blindare anche le palestre, per evitare superflue forme di assembrame­nto umano. Ma se Maometto non va alla montagna, resta solo un altro modo per andare a sudare: trasformar­e il parco in un centro fitness.

Al netto dell’oceano davanti, i profession­isti del genere si trovano a Copacabana, in Brasile e a Venice Beach, in California. Che palestre a cielo aperto lo sono 356 giorni l’anno e guai a chi si allena da solo al chiuso, che finisce per fare la parte dell’asociale scontroso. Ieri Milano ha trovato un altro modo per dare dimostrazi­one di quel vento di ripartenza che sta iniziando a soffiare sottotracc­ia. Milano non si ferma, nel senso più fisico del termine. Perché se da una parte la cronaca è fatta di numeri inesorabil­i che costringon­o a una progressiv­a estensione delle misure restrittiv­e, un piegamento alla volta, monta la voglia di far ripartire le cose. Biblioteca degli Alberi, ore 11 e qualcosa. Complice la chiusura delle scuole e il meteo fortemente amico, nonostante le previsioni della sera prima, ci sono due ragazze che da casa si sono portate pure i tappetini per fare yoga. Nel senso che dopo un’eterna sessione di pesi e allunghi, iniziano a salutare il sole, fuori orario, ma con lo stesso gusto e devozione alla causa.

Un centinaio di metri più in là, un ragazzo annega nelle sue flessioni scandite dal grido di battaglia. Un altro fa le verticali parallele alla torre di Unicredit, sotto un uragano di clic dei passanti, compresi due americani in pantalone cortissimo che sono un monumento all’ottimismo. Molti confessano di essere habitué della ginnastica open air. Altri hanno usato la «scusa» del Coronaviru­s.

Ai giardini Guastalla, patria delle mamme incolonnat­e col passeggino nuovo di pacca, ci sono i ragazzi che hanno messo giù i birilli per darci dentro con scatti e allunghi. Altro giro, altro parco: al Sempione c’è uno dei playground più rispettati per chi ama sbucciarsi ginocchia e caviglie col basket di strada: pienone. Ai Giardini Pubblici, quasi ora di pranzo, c’è la coda sui vialetti. E c’è soprattutt­o chi da mesi stava costruendo i tempi per una primavera in tour per maratone. E ora vive con l’ansia di aver passato giornate con il cronometro nelle gambe per niente. Allenarsi all’aperto, lo dicono da tempo anche gli psicologi dello sport, è contagioso. Nel senso che se vedi uno faticare (almeno in parte) ti viene voglia di buttar giù la testa e andare. Farlo in questi giorni ha un altro valore simbolico. Al punto che qualcuno sostiene che questa ritrovata garra agonistica possa sopravvive­re all’acqua che dovrebbe venir giù oggi e domani. I parchi non si svuoterann­o. Che detto così ha tutta l’aria di montare come hashtag. Milano non si ferma.

 ?? (foto Ansa) ?? Porta Nuova
A destra, esercizi alle sbarre nel cuore della Biblioteca degli Alberi, all’ombra della torre Unicredit e del Bosco verticale. Sotto, esercizi e corsa di gruppo al parco Sempione
(foto Ansa) Porta Nuova A destra, esercizi alle sbarre nel cuore della Biblioteca degli Alberi, all’ombra della torre Unicredit e del Bosco verticale. Sotto, esercizi e corsa di gruppo al parco Sempione
 ??  ??
 ??  ?? Tempo libero
A destra, ragazzi giocano a basket sul playground del parco Sempione e si allenano sui gradino sotto l’Arco della Pace. Sotto, un allenament­o alla Biblioteca degli alberi
Tempo libero A destra, ragazzi giocano a basket sul playground del parco Sempione e si allenano sui gradino sotto l’Arco della Pace. Sotto, un allenament­o alla Biblioteca degli alberi
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy