L’udienza del pm si tiene via Skype
Tribunale di Cremona, il processo diventa digitale Niente assembramenti in aula, 20 avvocati in remoto il dibattito sugli schermi di tablet e smartphone
Al Tribunale di Cremona, il processo diventa digitale: niente assembramenti in aula, 20 avvocati giudicheranno in remoto.
CREMONA In piena emergenza Covid-19 e con la necessità di evitare assembramenti anche nelle aule di giustizia, venti avvocati di tutta Italia si sono collegati in remoto e in contemporanea, via Skype, con il gup Pierpaolo Beluzzi. I più lontani dai propri studi legali di Catania, Napoli e Pescara, i più vicini da Cremona, in mezzo, i colleghi di Milano, Lodi, Piacenza. E il processo digitale si è popolato di emoticon. Pollice in su per approvare una decisione, pollice in giù per contestarla.
È accaduto ieri nel Tribunale di Cremona, all’udienza preliminare del processo su un traffico di farmaci antitumorali: 18 imputati in tutto. Beluzzi, 55 anni, da 17 è il «giudice digitale» in prima fila per rendere più snella la giustizia: nel 2003 ha varato il Digit, la dematerializzazione dei fascicoli processuali, nel 2010 il Digit 2.0, l’udienza online. A Piacenza insegna «Sistemi digitali per il processo» agli studenti di Legge dell’Università Cattolica. L’udienza online, l’ha preparata in meno di tre giorni «con il contributo a lezione in telepresence dei miei studenti: partendo ex novo, abbiamo realizzato una soluzione facilmente replicabile per la completa realizzazione e gestione di una udienza digitale completamente online».
Una mail, un metodo innovativo e tanta creatività. «Gli avvocati collegati via Skype — prosegue il giudice — si sono confrontati live con me, il pm, l’interprete e gli altri difensori, potendo accedere direttamente al fascicolo processuale digitale in formato Pdf, verificare le firme digitali e depositare i documenti, tutto in tempo reale». E così, «mentre la discussione scorreva sul video, nei sottotitoli attivati dalla pagina Skype, il cancelliere ha condiviso schermo e verbale, inserendo le conclusioni e le istanze. Il tutto anche su smartphone e tablet tramite app gratuite». Una udienza a costo zero: «La cosa incredibile è che da una sola mail (Pec) da 5 euro e una firma digitale in remoto, si è realizzata una intera udienza online perfettamente compatibile con il Codice di procedura penale e il Codice dell’amministrazione digitale, accedendo a servizi gratuiti di leader mondiali. Noi abbiamo utilizzato un servizio di Skype Microsoft per la telepresence, una piattaforma cloud di gestione documentale di Alfresco e le soluzioni offerte da Adobe Acrobat per la realizzazione dei Pdf, anche in versione portfolio, e la gestione delle firme digitali».
Ai suoi studenti «nativi digitali», il giudice trasmette un dogma: «Quello della esclusività dell’opzione digitale, attualizzando una massima del maestro Kesuke Miyagi nel film “Karate Kid”: “Processo classico con regole per la carta, va bene ; processo digitale con regole del Codice amministrazione digitale, va bene; processo telematico con regole fatte in casa, prima o poi si viene schiacciati come grappolo d’uva”».