In Regione torna l’emergenza
L’assessore Mattinzoli contagiato: «Ma sono tranquillo». Sala: Milano ha sempre dato, ora deve ricevere
Salgono a 38 i decessi e oltre 1.200 contagiati dal virus. Guarita la collaboratrice del presidente Fontana, tre casi presunti alla Scala. Gallera: 200 posti in più in rianimazione. Il sindaco
Sala in Consiglio: ad allerta finita un tavolo per il rilancio della città. L’impatto su dividendi Sea. «Area B e C restano attive».
Sale a 38 il numero di decessi in Lombardia e a 1.254 quello delle persone contagiate. Lo dice l’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera in una conferenza stampa dai contorni surreali, dato che ognuno è collegato in video a piani diversi dello stesso palazzo. Gallera cerca di isolare i contorni positivi di giornata. A partire dal dato sulle guarigioni: 139 persone dimesse e trasferite in isolamento domiciliare. In particolare due pazienti che erano ricoverati al Sacco e provenivano dalla zona rossa. Da oggi, aprirà l’ospedale militare di Baggio, che ospiterà i pazienti usciti dagli ospedali che non hanno ancora tamponi negativi e quindi hanno bisogno di qualche giorno di isolamento.
È di ieri mattina invece il ricovero dell’assessore lombardo allo Sviluppo Economico, Alessandro Mattinzoli. L’esponente di Forza Italia ha la febbre alta: «Sto riposando e sono assolutamente tranquillo», ha detto. Tutta la giunta è stata sottoposta ai controlli: i risultati arrivati in serata sono tutti negativi. Sta meglio anche la collaboratrice del presidente della Regione: «Sta per tornare a casa sua, è praticamente guarita e in attesa dell’ultimo tampone. Sono contento per lei, siamo sulla strada giusta», ha spiegato il governatore Attilio Fontana (isolato) in conferenza, aggiungendo che domani farà il punto della situazione con il premier Giuseppe Conte in videocollegamento.
Gallera ha annunciato anche l’obiettivo di 200 posti letto di terapia intensiva in più dedicati al Covid-19. Per curare i malati gravi servono letti nei reparti di rianimazione.
Nelle strutture pubbliche se ne contano circa 900, 140 quelli «attivi» ieri. Ma la Regione ha coinvolto anche i privati per affrontare l’emergenza: «Ci hanno chiesto posti in terapia intensiva, sono 50/60 quelli che saranno messi a disposizione — spiega Dario Beretta, presidente lombardo dell’Associazione italiana ospedalità privata (Aiop) —. E poi letti in altri reparti sempre per i malati di Coronavirus e per i pazienti con problemi diversi che non trovano spazio nel pubblico». Dai privati arrivano rinforzi anche per il personale, una ventina tra intensivisti e internisti, mentre la Regione stanzia 10 milioni per l’assunzione di 100 medici e 200 infermieri.
In terapia intensiva sono ricoverati da domenica sera un infettivologo e un’anestesista del pronto soccorso di Crema: la donna è stata trasferita all’ospedale di Brescia mentre il collega è a Cremona. Alla Scala invece si attendono i risultati dei tamponi eseguiti su una ventina di maestranze, dopo altri tre presunti casi di positività. In questo clima di sforzi collettivi, arriva anche la solidarietà della comunità cinese, che dopo aver aiutato i connazionali in patria, ieri ha donato 30 mila mascherine alla Lombardia.