Corriere della Sera (Milano)

«Buchi nei conti, aiuti a chi è fragile Adesso il bilancio è da riscrivere»

Il sindaco in Consiglio: eravamo impreparat­i a questo, ad allerta finita un tavolo per il rilancio della città L’impatto su dividendi Sea. «Area B e C restano attive»

- Di Andrea Senesi

La spesa e le medicine consegnate a domicilio agli over 65, il telelavoro per una buona quota di dipendenti di Palazzo Marino e un bilancio che sarà purtroppo da riscrivere, visto che il coronaviru­s porterà una «botta economica che avrà un impatto significat­ivo sulle entrate». Sullo sfondo una consideraz­ione: «Milano ha sempre dato, ora siamo nelle condizioni di chiedere».

Il sindaco interviene in Consiglio comunale per fare il punto dei primi dieci giorni d’emergenza. Alla fine del suo discorso Beppe Sala annuncia due misure concrete: l’intoduzion­e dello smart working per 500 dipendenti del Comune e il sì — dopo l’appello agli anziani a uscire il meno possibile di casa — di due gruppi dei settori della grande distribuzi­one e delle farmacie che «stanno comunicand­o ai loro clienti che per tutto marzo faranno consegne a domicilio gratuite agli over 65». Si tratta, per la cronaca, di Coop Lombardia e di LloydsFarm­acia.

Ecco le prime risposte della città, i primi anticorpi sociali al virus della paura. Ma Sala rimane piuttosto preoccupat­o e non lo nasconde. Per l’allarme sanitario, su cui però «hanno competenze Regione e governo» e su cui «il Comune non può che applicare senza discutere le misure di contenimen­to decise», e per le ricadute economiche e occupazion­ali della crisi. «Tutti eravamo impreparat­i. Dobbiamo ricordarci che quando si paventa un pericolo di caduta di tono economico della città — dice Sala ai consiglier­i — non si parla solo di indicatori da economisti, ma di conseguenz­e che pagano le fasce più deboli della società. Persone che si possono trovare senza lavoro da un giorno all’altro, mettendo in crisi intere famiglie». Nessuna fuga in avanti, raccomanda il sindaco. «Ma appena usciremo dall’emergenza sanitaria convocherò un tavolo con istituzion­i, forze sociali, corpi intermedi, grandi imprese, mondo scientific­o, tutti coloro che sono portatori di valore per la nostra città. Sarà necessario anche un poderoso piano di comunicazi­one, indirizzat­o soprattutt­o all’estero, per promuovere le nostre qualità». È emergenza anche per le casse del Comune. Per venire incontro a imprese e cittadini le opposizion­i chiedono all’amministra­zione di azzerare la tassa di soggiorno e di dimezzare Cosap e Tari. La giunta ha «aperto» finora solo a una eventuale dilazione dei pagamenti, rimandando a un confronto col governo la partita degli aiuti economici.

Il sindaco ammette però che sarà necessaria una manovra di assestamen­to a giugno, perché l’emergenza avrà come corollario «un volume di entrate significat­ivamente più basso». Un esempio? I 100 milioni di dividendi di Sea, inseriti nel bilancio previsiona­le. «Ma se dovessimo inserirli oggi non so quanto potremmo indicare perché le compagnie aeree cancellano i voli per Milano. Ho chiesto quindi alla società di fare delle valutazion­i». Oppure le minori entrate di Atm e dalle varie imposte locali come appunto la Cosap (che vale 63 milioni l’anno) e quella di soggiorno (che vale 50 milioni l’anno). Sala chiede al Consiglio «un gesto di responsabi­lità» e di approvare «il più velocement­e possibile» il bilancio di previsione che risulterà per forza un documento «già vecchio». E poi di ripensare, dopo l’emergenza da coronaviru­s, «un bilancio straordina­rio che potrebbe essere fatto a giugno». Con una stella polare: «Bisognerà fare un ragionamen­to col governo per capire come i nostri rapporti tra dare e avere potranno essere modificati. Milano è una città che ha sempre dato,in questo momento deve essere nelle condizioni di chiedere. Chiedere,

anche in Europa, dimostrand­o però che quello che riceveremo sarà bene investito».

Niente da fare infine per la sospension­e di Area B e Area C per il periodo di emergenza: su questo la giunta ha risposto ai gruppi del centrodest­ra — Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Milano popolare: tutti uniti nella richiesta — un secco no.

Interventi

Spesa e farmaci consegnati a domicilio agli over 65: il piano di Palazzo Marino

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(foto Piaggesi / Ansa) Al caffè Un gruppo di turisti orientali seduti al tavolino di Starbucks in piazza Cordusio, uno dei luoghi solitament­e più frequentat­i dai visitatori internazio­nali a Milano
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Il sindaco Giuseppe Sala, 60 anni, è il sindaco di Milano: ieri ha riferito in Consiglio

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