Gigi Berté, indagini in Valcamonica
Un cold case per Gigi Berté, vicequestore aggiunto della Polizia di Stato, milanese nato in piazza Stuparich, ma trasferito per motivi «di opportunità» a Lungariva, in un piccolo commissariato della Liguria. La creatura letteraria di Emilio Martini - nom de plume delle sorelle scrittrici Elena e Michela Martignoni – sta acquistando sempre più spessore: mentre le indagini si susseguono, la sua vita e la sua personalità si definiscono. Da pochi giorni è in libreria il nono romanzo della serie, «Il paese mormora», edito da Corbaccio: stavolta si cambia location perché Gigi, stressato dal lavoro, è in vacanza in Valcamonica con la fidanzata Marzia. Vacanza si fa per dire: dietro l’apparente tranquillità di Montenorbo, ameno borgo di montagna, serpeggiano segreti, maldicenze e rancori. Come al solito tocca al protagonista scavare nel fango dell’umanità e scoprire eventuali misfatti. Qui si tratta di ricostruire una catena di morti avvenute negli anni Settanta, in apparenza accidentali: ma qualcuno ne dubita e invita Berté a investigare sul passato, con risvolti inaspettati e finale in stile Hercule Poirot. Curiosità: Lungariva in realtà è Santa Margherita Ligure mentre Montenorbo rispecchia Borno, entrambe località che le due signore del giallo conoscono bene.