Tribunale e Scala, i nuovi casi
Tra i positivi due giudici e un tenore cinese. Parte campagna per sostenere a domicilio gli anziani sopra i 65 anni
Primi decessi nel Milanese e allarme in un circolo di Bresso. Parte la campagna rivolta a tutte le persone con più di 65 anni invitandoli a stare al vostro domicilio. Allarme di Malpensa
per le perdite di 75 mila euro a ogni volo cancellato.
Nella tarda mattinata di ieri i medici del 118 e i carabinieri entrano in un palazzo di via San Giacomo, a Bresso. Un anziano è deceduto in casa. Il figlio tossisce. Il decesso viene classificato come «probabilmente collegato all’epidemia Covid-19». Andranno fatti gli accertamenti, ma l’anziano, prima di iniziare a star male, aveva frequentato un bar e un circolo dove sono stati segnalati alcuni pazienti positivi al coronavirus. Se le analisi sull’anziano di Bresso confermeranno che aveva contratto la malattia, anche quell’uomo entrerà nel bilancio che a ieri era arrivato a 55 decessi in Lombardia (due nel Milanese: a Inzago e Melegnano).
L’aumento L’aggiornamento è stato dato dall’assessore al Welfare, Giulio Gallera: i positivi in Regione sono arrivati a 1.520, «i pazienti in ospedale sono 698, 167 in terapia intensiva, 461 in isolamento a casa». Il punto decisivo: «La patologia sta incrementando in maniera costante». Un’affermazione che sarà il cuore delle riflessioni dei prossimi giorni, quando si dovrà decidere se confermare o modificare le misure anticontagio. I «positivi» in provincia di Milano sono finora 93 (di cui 37 in città). E dunque i dati dicono da una parte che l’epidemia sta progredendo in maniera graduale, ma al momento non si nota un’«esplosione». Sembra che la malattia si diffonda, come era inevitabile, ma con un qualche argine di contenimento. E dunque potrebbe essere necessario mantenere quell’argine allo stesso livello.
La diffusione
Ieri sono stati confermati due nuovi contagi dentro e intorno alla Scala. Nel primo caso si tratta di un tenore cinese che il 26 febbraio ha partecipato alle prove di «Salomè»: la direzione del teatro è stata costretta a posticipare la possibile riapertura (all’inizio fissata per l’8 marzo, in relazione alla malattia di un corista) fino all’11 marzo. Si è poi ammalato anche un giovane ballerino della scuola della Scala, rientrato in Francia, suo Paese d’origine, dove ha contagiato anche i suoi familiari. «Positivo» un dipendente degli uffici dell’Urbanistica del Comune e una donna che lavora nel dipartimento dei Servizi informatici della Città metropolitana in viale Piceno (la maggior parte degli impiegati dovrà stare a casa per qualche giorno). A Legnano, malata anche un’operatrice della casa di riposo «Sant’Erasmo». Il contagio di due magistrati ha infine spinto il presidente del Tribunale, Roberto Bichi, a stabilire che «i giudici del settore penale procedano al rinvio, a data congrua, comunque successiva al 31 marzo» delle udienze relative ai procedimenti penali non urgenti. Guarito il ragazzo del collegio di Codogno della Valtellina, come il primario di Alzano ricoverato a Legnano. A Vigevano, una paziente ammalata ha comunque affrontato un’operazione chirurgica (è il primo intervento del genere dall’inizio dell’epidemia).
Il sistema di cura
Oltre che sulla diffusione della malattia, il punto decisivo sul quale si concentrano le istituzioni è la solidità e disponibilità del sistema di cura e assistenza: «Ad oggi i posti in terapia intensiva destinati al coronavirus in Lombardia sono diventati 220, rispetto ai 167 già occupati — ha spiegato Gallera — abbiamo un buon margine ma stiamo predisponendo altri posti, tra alcuni giorni altri 50». In totale oggi la Lombardia dispone di circa 900 posti di terapia intensiva. A breve saranno a disposizione «14 medici e 20 infermieri militari». Perché oltre ai posti, serve il personale: «Il ministero della Salute ci consentirà di assumere gli infermieri neolaureati prima dell’iscrizione all’albo», ha aggiunto l’assessore, una decisione che «permetterà di”assoldare” 350 nuovi infermieri entro metà marzo». Oggi il ministro della Salute Roberto Speranza sarà a Milano per fare il punto sull’emergenza, che nel pomeriggio verrà approfondita anche in una videoconferenza fra il premier Giuseppe Conte e il governatore Attilio Fontana.