Corriere della Sera (Milano)

«L’indotto di Malpensa perde 75 mila euro a ogni volo cancellato»

I sindacati: handling e catering i più colpiti

- Di Andrea Camurani

VARESE «Altro che 11 Settembre 2001. Altro che de-hubbing di Alitalia, nel 2008». Sono immagini lontane che non reggono il confronto con quanto sta accadendo a Malpensa in questi giorni a causa della paralisi dei viaggi dovuti alla paura del coronaviru­s e che si riflette sulle scelte delle compagnie aeree di tagliare i voli. Risultato? «Crollo di almeno il 50% dei voli e dei passeggeri», spiega Raffaele Dell’Erba, che da 25 anni si occupa di trasporto aereo per la Uil e ricorda le crisi passate. Il tracollo di questi giorni rischia di segnare una pesante crisi di sistema che ha spinto il sindacato a chiedere immediati provvedime­nti al governo, come ricorda Luigi Liguori della Filt Cgil di Malpensa: «I settori già colpiti da questa crisi sono il catering e l’handling nei quali misure come il telelavoro non si possono neppure immaginare: i dipendenti di queste aziende non stanno lavorando, e la situazione è gravissima». Il calo di «movimenti», cioè atterraggi e decolli, produce danni economici estesi. «Per ogni volo in meno, la perdita dell’indotto territoria­le riferita ai soli passeggeri è stimabile in 75 mila euro tra hotel, food, intratteni­mento e spostament­i», spiega Fabio Lunghi, presidente della Camera di commercio di Varese che ha elaborato questi dati resi noti ieri. Un riflesso che si riverbera sul tasso di occupazion­e delle stanze che, negli alberghi varesini, nel 2019 era in media del 76% ed è crollato al 10% in una settimana. «Tradotto, significa che esistono strutture attorno a Malpensa, e quindi fra le più colpite, che a fronte di una capienza di 150 posti letto, nelle prossime settimane si troveranno con una manciata di clienti al giorno», spiega Frederick Venturi, presidente provincial­e di Federalber­ghi e titolare di un hotel a Cardano al Campo. «Diversi alberghi sono già chiusi e l’unico fattore che permetterà di riaprire saranno gli aiuti che ci attendiamo vengano stanziati da Roma. Siamo di fronte a una crisi che durerà mesi».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy