Corriere della Sera (Milano)

Il nonno assiste sei nipoti e Micol adotta un’anziana

- di Elisabetta Andreis

Sono la fascia più fragile della popolazion­e. Ma, nei giorni del contagio, diventano ancora di più una risorsa in famiglia. Sono gli anziani, gli over 65. Le storie di solidariet­à si intreccian­o: Micol, 41 anni, ha «adottato» nonna Maria. E nonno Roberto si rivela un super baby sitter: con lui sei nipotini.

Maria, 89 anni, ha un angelo custode. Si chiama Micol e soprattutt­o in questo periodo di paure, è fondamenta­le. La protegge, la rassicura, la va a trovare. Altrimenti sarebbe sola. «Insieme chiacchier­iamo, facciamo le presine all’uncinetto, ci sfidiamo a scala quaranta. E ridiamo. A volte basta così poco per entrare in intimità e risultare indispensa­bili a qualcuno. Io forse ho cambiato la sua vita, lei sicurament­e ha cambiato la mia», dice con piglio la donna, 41 anni, scrittrice e traduttric­e freelance. La storia di questa loro amicizia è degna di un libro. Comincia in agosto. «Sui Navigli tutti la conoscevam­o di vista. Faceva avanti e indietro lungo il corso d’acqua e camminava curva, lenta, con la sacca sulla spalla, vestita uguale ogni giorno dell’anno: cappello di lana in testa e gonna lunga, sempre la stessa», racconta. Tra loro la presentazi­one è stata buffa. Maria si è subito aperta in un sorriso senza denti («Piacere!»), Micol le ha stretto troppo forte la mano.

«Da giovane si è presa cura di tutti: sua madre, suo padre, i suoi fratelli. Ma sul finale, quando gli altri sono mancati, si è ritrovata sola. A volte succede — sospira Micol —. Un sabato ha perso le chiavi di casa, io ero nei dintorni e l’ho vista, per la prima volta non in cammino ma seduta sul marciapied­e. Mi sono fermata, le ho chiesto cosa fosse successo. Abbiamo dovuto chiamare i vigili del fuoco e così, in modo del tutto casuale, ho scoperto le condizioni insopporta­bili in cui viveva». Da lì si è avvicinata: «Nonostante l’età è sana come un pesce, solo un po’ fragile e sorda», la abbraccia. Non avendo più la nonna, si è affezionat­a tanto. L’altra si aggrappa a lei come fosse una figlia o una nipote. «Adesso che le autorità sanitarie raccomanda­no a chi è anziano di stare rintanato in casa, bisogna mettersi in ascolto e capire se ci sono persone, magari nel nostro palazzo o quartiere, bisognose di vicinanza, di compagnia. Persone invisibili agli occhi di chi non vuole vedere». Su sua segnalazio­ne, i servizi sociali del Comune hanno trovato a Maria letto in una casa di riposo. «Non per questo ha meno bisogno. Le visite sono contingent­ate per il coronaviru­s, ma posso comunque andare a trovarla».

 Micol Maria camminava lenta per strada, tutti la conoscevam­o di vista Ci siamo presentate

Apriamo occhi e orecchie. «Quando ci troveremo in difficoltà noi, verremo salvati, se avremo fortuna, da chi dimostrerà umanità nei nostri confronti. Ricordiamo­ci che un giorno saremo tutti Maria».

Il passato Da giovane si era presa cura di tutti, poi è rimasta sola. Da quando ci conosciamo la mia vita è cambiata

 Futuro Quando saremo in difficoltà verremo salvati da chi dimostrerà umanità nei nostri confronti

 ??  ?? Una mimosa in regalo La scrittrice Micol, 41 anni, con la sua nonna «adottiva» Maria, 89 anni, incontrata per strada mentre camminava sui Navigli
Una mimosa in regalo La scrittrice Micol, 41 anni, con la sua nonna «adottiva» Maria, 89 anni, incontrata per strada mentre camminava sui Navigli
 ??  ?? Insieme Micol, 41 anni, con la nonna «adottiva» Maria, 89 anni
Insieme Micol, 41 anni, con la nonna «adottiva» Maria, 89 anni

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy