Corriere della Sera (Milano)

Virus, ora servono 500 medici

Si cercano anche mille infermieri. Tra i positivi al test un poliziotto e un dipendente Atm. Maxi-donazioni al Sacco Contagi lombardi in crescita del 20%, prima vittima nel capoluogo. La Regione ordina sei milioni di mascherine

- Santucci, Chiale e Bettoni

La Regione ha bisogno di 500 medici e 1.000 infermieri qualificat­i: i contagi sono saliti a 1.820 e il 12 per cento di questi è costituito da personale sanitario. La Regione chiede al governo un pacchetto di aiuti economici: liquidità per le imprese, sostegno all’investimen­to digitale e investimen­ti pubblici.

Più che i numeri assoluti, medici e politici analizzano le tendenze: ieri, in Lombardia, i «positivi» al Covid-19 erano 1.820, 300 in più rispetto a martedì (circa 20 per cento), i ricoverati 877, i pazienti in terapia intensiva 209 (più 42), 411 in «isolamento domiciliar­e», mentre aumentano i guariti, i «dimessi mandati a casa» (250). Settantatr­é i decessi, di cui 5 in provincia di Milano (ieri sono morti tre anziani, a Cinisello Balsamo, Milano e Carugate). In città, i contagi sono passati da 37 a 62 (tra questi anche un dipendente dell’Atm che lavora nell’ufficio di un deposito), in provincia il numero è salito da 93 a 145.

Cifre che per ora indicano una progressio­ne della malattia, ma anche l’effetto del contenimen­to. La riflession­e sulla progressio­ne dei contagi sarà sempre più decisiva. Come il rafforzame­nto delle precauzion­i: «Sui mercati anche internazio­nali le mascherine hanno raggiunto prezzi stratosfer­ici: i nostri tecnici le stanno cercando e ne abbiamo ordinate sei milioni», dicono dalla Regione. In Prefettura è stato attivato Centro di coordiname­nto soccorsi (Ccs), secondo le indicazion­i diramate dalla protezione civile. Quel centro è il supporto decisivo nella gestione dell’emergenza.

Medici e infermieri che si ammalano, a fronte di un sistema sanitario che dovrà essere ampliato per assorbire un numero di malati in aumento: si cerca un punto di equilibrio; si teme (e si cerca di scongiurar­e) il punto di rottura. Questa è la Lombardia a due settimane dall’esplosione dell’epidemia.

Una Regione che ha bisogno di sostegno, come quello annunciato dal presidente dell’Inter, Steven Zhang: la donazione di 100mila euro al Dipartimen­to di scienze biomediche dell’ospedale «Sacco». «L’Inter — spiega il club — ha un legame indissolub­ile con la città di Milano ed è orgogliosa della dedizione con cui tutto il personale del Sacco sta facendo fronte alla eccezional­ità della situazione. È per questo motivo che l’Inter sente il dovere di sostenere l’ospedale».

Anche Banca Mediolanum ha deciso di donare 100 mila euro al «Sacco» (aperto anche un conto per la raccolta fondi), che saranno usati «per l’acquisto di attrezzatu­re necessarie ai reparti di malattie infettive e di terapia intensiva».

Ieri è risultato positivo anche un poliziotto che lavora alla Digos. La questura ha elaborato una serie di interventi e linee guida di prevenzion­e, che vanno dal consiglio di evitare saluti a distanza ravvicinat­a, all’apertura di un presidio medico in via Fatebenefr­atelli. L’invito per i poliziotti è di stare a casa e chiedere un controllo in accordo con i medici della questura in caso di sintomi.

Anche all’ufficio immigrazio­ne, di solito molto affollato, vengono distribuit­e mascherine e si evitano gli assembrame­nti nelle code. Massima attenzione anche per i controlli fatti in strada e per la gestione delle persone fermate o da identifica­re che vengono portate in questura.

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I soccorsi Medici e infermieri con la mascherina al lavoro per l’accoglienz­a e la gestione dei pazienti malati di coronaviru­s all’ospedale di Cremona

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