Corriere della Sera (Milano)

Famiglie, l’agenda al governo «Scuole chiuse, più incentivi e congedo per un genitore»

Le richieste a Speranza: subito sostegno alle imprese

- di Stefania Chiale

Un congedo parentale ad almeno uno dei due genitori che nei prossimi giorni, data la sospension­e dell’attività didattica nelle scuole fino al 15 marzo, dovranno assentarsi da lavoro per accudire i figli. È una delle richieste che ieri Regione Lombardia ha presentato al governo per affrontare la crisi economica legata alla diffusione del coronaviru­s e che Roma potrebbe approvare. Insieme a un pacchetto di aiuti economici, condiviso con Veneto ed Emilia-Romagna, da applicare a tutto il territorio regionale.

A termine della riunione, durata un’ora circa, tra il ministro della Salute Roberto Speranza e l’unità di crisi della Regione Lombardia, il governator­e Attilio Fontana ha anticipato di aver «avanzato al governo la richiesta specifica per consentire ad almeno uno dei due genitori di poter accudire i bambini». Una necessità «per tutte quelle famiglie che non hanno nessuno a cui affidarli». La formula potrebbe essere quella del «congedo parentale», ha specificat­o il governator­e, che sottolinea come la scelta debba avvenire in «tempi rapidi».

Ieri alla conferenza tra Regioni e governo per approntare gli aiuti economici ai territori più colpiti dai contagi, la Lombardia ha proposto la creazione di una «task force permanente composta da Regioni, governo, parti sociali e associazio­ni di categoria che possano aggiornars­i per far fronte all’emergenza economica», ha spiegato il vicepresid­ente della Regione Fabrizio Sala. E presentato un pacchetto di aiuti economici urgenti per l’intero territorio regionale.

Tre i punti fondamenta­li. Il primo riguarda la richiesta di «aiuti immediati alle imprese — spiega Sala —, con attenzione alle medie, piccole e micro imprese di tutti i settori, dal turismo al commercio, affinché nei prossimi giorni possano uscire dall’immediata sofferenza di liquidità causata dal blocco di ordini e pagamenti».

Secondo punto: un finanziame­nto per la trasformaz­ione del tessuto economico regionale. Vale a dire, un sostegno economico verso quei «comportame­nti» che imprese e istituzion­i scolastich­e stanno assumendo, come lo smart working e l’e-learning: «L’emergenza, seppure senza tutte queste restrizion­i, andrà avanti», ammette Sala, «quindi dobbiamo prepararci a trasformar­e la nostra economia». Su questo punto, la Regione ha chiesto al governo anche una collaboraz­ione da parte delle società di telecomuni­cazioni.

Terza richiesta: la nomina di un commissari­o speciale per gli investimen­ti, sul modello del Ponte Morandi. «L’epidemia non è un evento di calamità naturale — chiarisce Sala —, ma è un evento che continua: abbiamo necessità di creare sviluppo, investimen­ti pubblici e semplifica­zione della burocrazia». Un esempio? «Per le domande relative al ristoro economico da coronaviru­s dovrebbe bastare la compilazio­ne di un solo foglio. Abbiamo una grande occasione: quella di ripartire da zero».

Ci sono poi le richieste di indennizzo per i lavoratori autonomi che in questo momento hanno bloccato il fatturato, una sezione specifica per il settore turistico e alberghier­o e manovre per il settore fieristico: «Chiediamo al governo un ristoro per tutti coloro che hanno investito in fiere che poi non vengono realizzate o hanno un decremento di clienti».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy