Hotel Senato, camere vuote e rete creativa per il rilancio
Il contrattacco
Il «tenere botta» come dice il sindaco Sala l’ha già messo in pratica: l’imprenditrice Natalia Ranza ha chiuso l’hotel Senato a due passi da via Manzoni per mancanza di prenotazioni e ne ha approfittato per fare dei lavori di ristrutturazione. Il rilancio passa invece per un’opera collettiva. Mettere insieme tutti quelli che hanno partecipato alla vita dell’hotel, architetti, designer, artisti, registi, musicisti per produrre contenuti creativi sulla città. Il nome è «Senato&Friends», con la speranza che la rete si allarghi e diventi «Milano&Friends». «Per tenere viva in ognuno la nostalgia per Milano». Cosa è successo?
«Da un giorno all’altro le prenotazioni sono crollate e le camere sono rimaste vuote quando dal luglio 2015, giorno di apertura, l’occupazione è sempre stata superiore al 95 per cento».
Che avete fatto? «Abbiamo deciso di chiudere due settimane e fare ristrutturazioni, impossibili con l’albergo pieno. Questo per la gestione dell’emergenza». Per il lungo termine? «Abbiamo riattivato il network di amici creativi che ci hanno aiutato a realizzare il Senato che non è solo un posto per dormire, ma un luogo aperto all’arte, alla musica».
Per fare cosa? «Vogliamo evitare che l’energia creativa propria di Milano vada dispersa. Abbiamo chiesto a tutti di utilizzare la loro creatività per realizzare contenuti per Milano e su Milano. Il nome è Senato & Friends. Da lunedì metteremo in rete i video. Poi vorremmo allargare questa catena». Con quale scopo?
«Lo scopo è in una frase di Saint-Exupéry: “se vuoi costruire una barca, non radunare uomini per tagliare legna… ma insegna loro la nostalgia per il mare vasto e infinito”. Dobbiamo mantenere viva questa nostalgia di Milano perché gli amici di Milano sono il mondo intero. Chiediamo a chiunque ami questa città di fornire un apporto creativo e unico».