JEANS STRACCIATI E PENSIERI SOLIDALI
«AMilano non c’è cinema, non c’è teatro, non c’è musica, non c’è neppure Mess — scrive il lettore Silvio P. — e mettere piede in autobus o metropolitana nemmeno a parlare. Ora mi si consiglia addirittura, in quanto over 65, di non uscire di casa, condannato agli arresti domiciliari e a interminabili ore di televisione. Ho perciò deciso di riprendere la bicicletta approfittando del calato traffico. Non firmo perché non vorrei che venissero a cercarmi i carabinieri come è successo a quel povero parroco che ha violato l’ordinanza sul divieto di dire Messa. Ma volevo parlare di altro e mi scuso se il tema è intenzionalmente leggero e non ha niente a che fare con il virus. Girando in bici vedo, ma li vedevo anche in metro, tanti milanesi, uomini e donne, non soltanto giovanissimi, andare in giro con pantaloni stracciati. Ho l’impressione che questi strappi siano prefabbricati. C’è una spiegazione, magari sociologica». Sì, sono tornati di moda i jeans strappati, lanciati già negli anni Cinquanta da attori del calibro di James Dean e Marlon Brando che li utilizzarono per simboleggiare la loro anima rock. Rieccoli ora e attraverso i loro buchi e strappi dovrebbero rappresentare il vissuto intenso, un poco selvaggio di chi li porta. E pazienza se si vedono addosso sia a signore ingioiellate sia a placide matrone che non hanno per niente l’aria di un vissuto per così dire vigoroso. Ma non si sa mai. Strappi e buchi sono probabilmente quasi sempre prefabbricati; c’è del resto una famosa ditta di confezioni che produce il modello «ripped» (che fa più americano) anche per bimbi. L’aberrazione — ma questo è il mercato, baby-— sta nel fatto che i piccoli jeans strappati costano più di quelli sani. Comprensibile del resto perché necessitano una lavorazione in più. Ma tornando al tema che in queste settimane molto dolorosamente ci sta a cuore, bisogna riconoscere ai milanesi, e il gentile lettore non fa peraltro davvero eccezione, una tenuta meritoria. Lamentele, proteste, recriminazioni per le tante restrizioni imposte non se ne sono sentite quasi. Nemmeno qui, luogo deputato ai cattivi umori dei cittadini.