Un fondo di mutuo soccorso
Il Comune chiama i mecenati. Fontana al governo: più rigore. Morti lombardi a quota 744, ieri ricoveri in calo
Un fondo di mutuo soccorso per aiutare chi è in difficoltà. È la prima risposta all’emergenza del Comune. Nella nuova ordinanza anche la possibilità di parcheggiare gratuitamente sulla strisce blu e gialle. In Lombardia la marea dei nuovi contagi non si ferma e nella sola Milano ieri si è superata quota mille.
Un fondo di mutuo soccorso per aiutare chi è in difficoltà e per sostenere quella che sarà una lenta e faticosa ripresa. Nuovo messaggio del sindaco Beppe Sala, questa volta in video. Ci sono i provvedimenti immediati co mela sospensione di Area Ce B eco mela nuova ordinanza che permette di parcheggiare gratuitamente sulla strisce blu e gialle. Ma c’è anche la necessità di offrire un aiuto concreto a chi ha perso il lavoro nel giro di poche ore. Per questo, il sindaco ha lanciato un appello a tutti — banche, imprenditori, cittadini — per sostenere chi è in difficoltà e, guardando un po’ più in là nel tempo, per supportare la rifuori. presa. «Io chiedo un sostegno forte al governo — dice il sindaco nel videomessaggio —. Lo chiedo anche all’Europa, ma noi milanesi faremo la nostra parte. A questo proposito, intendo lanciare un fondo di mutuo soccorso finanziato dal Comune, ma chiederò anche a banche, istituzioni finanziarie, imprenditori, quei milanesi che potranno, di contribuire». Da parte sua Palazzo Marino ha già destinato al «Piano Marshall» cittadino 3 milioni di euro che la maggioranza di centrosinistra ha «strappato» al bilancio 2020. «Il fondo sarà complementare all’azione del governo e lavorerà sulle situazioni più delicate in quella fase di recupero che ci dovrà il più velocemente possibile riportare alla situazione precedente — continua il sindaco —. Questa è la situazione, noi ne verremo Il grande cuore milanese ci aiuterà, la nostra è una città con 26 secoli di storia che ha sempre dato il suo meglio nei momenti difficili».
Intanto prende forma, sotto forma di ordinanze e regole, il nuovo modello di vita dei milanesi. I trasporti si stanno adeguando al nuovo decreto governativo che impone la chiusura di negozi e di attività non di prima necessità. Oggi la riduzione delle corse sarà del 20 per cento, da lunedì arriverà al 40. Come di domenica. La Regione vorrebbe qualcosa di più: una riduzione fino al 50 per cento sui servizi urbani e fino all’80 per quelli extraurbani. Un provvedimento che trova però l’opposizione del consigliere del Pd, l’ambientalista Carlo Monguzzi. «Il taglio delle frequenze di Atm mi sembra sbagliata. O si ferma la città e allora anche i mezzi di trasporto o, in presenza di tante persone che devono muoversi per lavoro, eliminare corse vuol dire che i mezzi che circolano saranno pieni di gente con aumento dei rischi di contagio». Sui parchi bisognerà attendere oggi, perché tra le ipotesi che circolano ci sarebbe anche quella di chiudere alcune aree verdi come il Sempione, vista la continua affluenza dei milanesi. Ma anche in questo caso, la decisione sulle aree verdi verrà presa collegialmente con gli altri sindaci dei capoluoghi lombardi e con i vertici regionali.
Alla base di queste incertezze c’è il decreto del governo che lascia aperti alcuni interrogativi e in certi casi sembra allargare irrazionalmente le maglie dei divieti. Lo rileva il presidente lombardo Attilio Fontana che ieri, senza mezzi
Sala vara il «mutuo soccorso»: i mecenati aiutino le vittime economiche dell’epidemia «Chiedo un sostegno al governo e alla Ue, ma usciremo da questo momento difficile» Da oggi parcheggio libero sulle strisce blu, allo studio la chiusura dei parchi pubblici termini, ha ribadito che il governo poteva essere più severo. «Si poteva fare di più — dice Fontana —. Dopo una attenta valutazione del testo del decreto, anche con i sindaci dei capoluoghi e con Anci, bisogna risolvere alcuni temi ancora irrisolti, a partire dalla sicurezza dei lavoratori impegnati nelle filiere produttive lasciate operative dal documento». Il governatore leghista riconosce i passi in avanti, ma non manca di sottolineare le «discrasie» del provvedimento che «dovrà quindi essere riesaminato». «Il dialogo col governo, in ogni caso, prosegue per migliorare ulteriormente il documento». Lo conferma anche il suo assessore alla Sanità, Giulio Gallera: «Noi avevamo chiesto un po’ più di rigore, volevamo una stretta sulle attività produttive, su alcune aree merceologiche, ma prendiamo atto che il decreto va nella direzione giusta e oggi non è momento di commentare ma di attuare». Il rigore sarà affidato ai controlli: «Fontana sta già attivando una serie di incontri con prefetti e sindaci — conclude Gallera — perché i controlli siano rigidissimi, perché chi resta aperto garantisca a lavoratori e cittadini il rispetto delle norme anticontagio».
Intanto si moltiplicano le iniziative di sostegno. Da oggi è attivo il servizio «Milano Aiuta», un percorso del contact center del Comune dedicato agli anziani e alle persone fragili più a rischio. Chiamando lo 02.02.02, dalle 8 alle 20 dal lunedì al sabato, si potranno ottenere informazioni sulle offerte che la città ha messo in campo. Taxiblu e Autoradiotaxi 8585 metteranno a disposizione 40 corse giornaliere per accompagnare gratuitamente anziani ad appuntamenti improrogabili. La grande distribuzione si è attivata per la consegna della spesa: Coop, Conad, Lidl, MD offrono la spesa al domicilio per gli over 65 appoggiandosi al circuito di Supermercato24. Milano c’è.
La linea del Pirellone
«Punti irrisolti, andrà riesaminato il decreto della presidenza del Consiglio»