Aziende e comuni cittadini Al fondo di mutuo aiuto 800 mila euro in 24 ore
Sala: parchi chiusi e tagli Atm, si va avanti
Un paio di grandi gruppi con donazioni superiori ai 200 mila euro e poi tanti cittadini comuni attraverso piccole somme versate. In un giorno, il primo di attivazione, sono 800 mila gli euro raccolti dal fondo di mutuo soccorso annunciato giovedì dal sindaco per fronteggiare la prima emergenza e per provare a guardare già oltre, alla rinascita e alla ripresa (i versamenti vanno sul conto di Intesa Sanpaolo, Iban IT58G03069017831000000005 51). Il piccolo piano Marshall cittadino è partito forte, il sindaco lo annuncia soddisfatto nell’ormai consueto videomessaggio del mattino. È tempo d’iniziare a veicolare anche qualche buona notizia, è il pensiero di Sala. La vicenda, per esempio, del dermatologo del Policlinico Angelo Valerio Marzano, il primo contagiato della città a guarire. «Mi ha detto che ha avuto una bella strizza ma che ora, da bravo milanese, vuole tornare al suo lavoro», racconta Sala. Altra buona notizia, i cantieri della M4. «Non so se riusciremo a proseguire coi lavori, ma venerdì gli operai hanno gettato il solaio della stazione di San Cristoforo». E ancora, l’impegno per gli anziani della città, soprattutto per quelli che vivono nelle case popolari del Comune. «Mm ha mandato una lettera a 30 mila inquilini per dire loro di stare in casa e per ricordare agli over 65 di rivolgersi allo 02.02.02 se hanno bisogno di qualcosa, per esempio le medicine a casa». I provvedimenti varati dal Comune non piacciono a tutti. «Come la fai, la sbagli», sorride Sala. I parchi chiusi? «Protestano i proprietari dei cani». La riduzione del servizio Atm? «La gente si lamenta anche se l’utilizzo è ormai ridotto al venti per cento». Misure necessarie per rallentare il più possibile il ritmo della città e fermare la diffusione del contagio. «Questo ora è il nostro dovere e quindi andiamo avanti su questa strada».
Il Comune non può non fare la propria parte: intesa raggiunta per lo smart working di quattromila lavoratori (sui 15 mila totali in organico, ma alla cifra complessiva vanno sottratti 3 mila vigli e altrettanti educatori delle scuole dell’infanzia). «Il lavoro con le organizzazioni sindacali — commenta l’assessora al Lavoro Cristina Tajani — ci ha consentito in poche ore di predisporre un piano di riorganizzazione dei servizi essenziali in grado di garantire sicurezza ai lavoratori ma anche continuità per quelli che abbiamo il dovere di assicurare».