Corriere della Sera (Milano)

Aziende e comuni cittadini Al fondo di mutuo aiuto 800 mila euro in 24 ore

Sala: parchi chiusi e tagli Atm, si va avanti

- di Andrea Senesi

Un paio di grandi gruppi con donazioni superiori ai 200 mila euro e poi tanti cittadini comuni attraverso piccole somme versate. In un giorno, il primo di attivazion­e, sono 800 mila gli euro raccolti dal fondo di mutuo soccorso annunciato giovedì dal sindaco per fronteggia­re la prima emergenza e per provare a guardare già oltre, alla rinascita e alla ripresa (i versamenti vanno sul conto di Intesa Sanpaolo, Iban IT58G03069­0178310000­00005 51). Il piccolo piano Marshall cittadino è partito forte, il sindaco lo annuncia soddisfatt­o nell’ormai consueto videomessa­ggio del mattino. È tempo d’iniziare a veicolare anche qualche buona notizia, è il pensiero di Sala. La vicenda, per esempio, del dermatolog­o del Policlinic­o Angelo Valerio Marzano, il primo contagiato della città a guarire. «Mi ha detto che ha avuto una bella strizza ma che ora, da bravo milanese, vuole tornare al suo lavoro», racconta Sala. Altra buona notizia, i cantieri della M4. «Non so se riusciremo a proseguire coi lavori, ma venerdì gli operai hanno gettato il solaio della stazione di San Cristoforo». E ancora, l’impegno per gli anziani della città, soprattutt­o per quelli che vivono nelle case popolari del Comune. «Mm ha mandato una lettera a 30 mila inquilini per dire loro di stare in casa e per ricordare agli over 65 di rivolgersi allo 02.02.02 se hanno bisogno di qualcosa, per esempio le medicine a casa». I provvedime­nti varati dal Comune non piacciono a tutti. «Come la fai, la sbagli», sorride Sala. I parchi chiusi? «Protestano i proprietar­i dei cani». La riduzione del servizio Atm? «La gente si lamenta anche se l’utilizzo è ormai ridotto al venti per cento». Misure necessarie per rallentare il più possibile il ritmo della città e fermare la diffusione del contagio. «Questo ora è il nostro dovere e quindi andiamo avanti su questa strada».

Il Comune non può non fare la propria parte: intesa raggiunta per lo smart working di quattromil­a lavoratori (sui 15 mila totali in organico, ma alla cifra complessiv­a vanno sottratti 3 mila vigli e altrettant­i educatori delle scuole dell’infanzia). «Il lavoro con le organizzaz­ioni sindacali — commenta l’assessora al Lavoro Cristina Tajani — ci ha consentito in poche ore di predisporr­e un piano di riorganizz­azione dei servizi essenziali in grado di garantire sicurezza ai lavoratori ma anche continuità per quelli che abbiamo il dovere di assicurare».

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La campagna Beppe Sala ricorda il fondo di mutuo soccorso del Comune per l’emergenza

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